Sono le 4:05 la sveglia suona a Cesenatico, Guido è
scattante anche a svegliarsi si alza si mette i pantaloncini sprona gli altri a
tirarsi su mentre mette il numero nella maglia. Mi siedo sopra il letto a
castello gli dico che come in bicicletta scatta appena scatta qualcuno si alza
ed è sveglio appena suona la sveglia. Scendiamo a fare colazione neanche il
tempo di sederci che entra in sala un ragazzo ospite del B&B e chiede:
Sentito il terremoto?” Noi perplessi:” Che terremoto”. La titolare del B&B
mentre apparecchia con piatti stupendi di Bresaola, grana, uova e Prosciutto,
dice che in cucina mestoli e tegami stanno ancora tremando. Noi gli unici in
regione a non averlo sentito. Incuranti e inconsapevoli della gravità della
scossa, informati solo da Facebook dove i miei amici già stanno aggiornato il
loro stato, d'altronde il manuale di prevenzione terremoti è chiaro: “Prima di
scappare da casa, aggiornate lo stato di Facebook”, facciamo colazione ci
vestiamo e andiamo in griglia. L’alba sta per arrivare il cielo è sereno ma il
termometro dice 12°. Non si sta male in griglia, non fosse per quella
nebbiolina che di tanto in tanto sale dal canale. Siamo tutti in griglie
diverse, io nella prima la Rossa, Lorenzo Tognetti nella seconda la Bianca,
Guido e Bufalo Scomazzon nella Blu.
La mia Nove Colli è molto veloce parto a tambur battente, mi
metto nel gruppone che se non è il secondo sarà il terzo massimo, ogni tanto
recupero e faccio Polenta e Pieve di Rivoschio molto bene, nessuno mi supera
nella prima e nella seconda solo verso la fine arrivano i primi della griglia
bianca, velocissimi e anche nervosissimi, invitano o meglio obbligano, gli
altri ciclisti a farli passare. In discesa verso il Ciola le prime goccie di
pioggia bagnano occhiali e strada, è stranissimo perché il cielo è sereno, solo
poco più in là qualche nuvola. Ma non è solo qualche nuvola all’improvviso il
cielo si chiude e ad inizio Ciola comincia a piovere. Non forte ma i 12 gradi
non mi aiutano. Soffro un po’ l’inizio della salita, mi riprendo nella seconda
metà. Sono molto soddisfatto, guardo il tempo dalla partenza e sono sulle due
ore e mezza a fine salita. Discesa veloce del Ciola, continua a spiovviginare,
ma soprattuto comincio ad aver freddo. Manicotti e antivento mi coprono bene,
amo questo tempo e mi esalta, ma questa volta lo sto patendo. Comicia il
Barbotto, soffro sempre molto l’inizio, ma poco prima dell’ultimo chilometro
riesco a trovare un buon passo. Purtroppo il muro finale è completamente
bagnato, piove deve aver fatto un bell’acquazzone ed alzarsi sui pedali è
impossibile. Mi metto di potenza, risalgo qualche posizione ma non mi diverto
come gli anni passati. Arrivo su comunque bene, ma ancora infreddolito. Mi
avvio verso il bivio mentre continua a piovere, i sali e scendi verso la
discesa di Sogliano, sono un patema la strada è allagata, i piedi fradici e
continuo ad aver freddo. Arrivo al bivio, giro verso il lungo e mi fermo al
ristoro. Mangio Bevo e penso: ma se tornassi verso il corto? Chiedo ad un
signore del ristoro, un anziano del posto, se secondo lui pioverà ancora: E’
molto chiaro: Se vai a Cesenatico c’è il sole, se fai i 200km prendi l’acqua
gli state correndo incontro. Sono più che indeciso spero di vedere spuntare
Tognetti mas non arriva così decido, torno a casaHo freddo la gamba è buona ma
se dovessi crollare arrivare a casa diventerebbe durissima. Il tempo che stavo
realizzando era molto buono, sulle sette ore circa ma con le discese bagnate si
sarebbe sicuramente alzato e tra freddo e
concentrazione per le condizioni stradali non mi sarei divertito molto.
Torno a Cesenatico divertendomi, come al solito sugli strappetti di Borghi e in
pianura recuperando due gruppi. Sono un po’ amareggiato fare il lungo è molto
più bello, ma bisogna anche capire quando non è giornata e ieri non lo era
nonostante la gamba girasse una meraviglia.
Poco dopo l’arrivo in camera ecco arrivare Guido, è molto
contento si è divertito. Ha fatto il Guido, i suoi intenti di fare il lungo con
Scomazzon sono stati richiusi nel cassetto subito. Non ce l’ha fatta a far
piano la Pianura, Il Polenta, Pieve di Rivoschio e il Ciola. Nessuno lo
superava e se lo superavano lui gli andava dietro. Infatti sul Barbotto ha
visto le streghe era talmente cotto che addirittura ha accettato una piadina
alla Nutella al ristoro. Era 25 anni che non ne mangiava una. Ha fatto comunque
un gran tempo e mi è arrivato davanti nel Real Time per un minuto. Io non sono
da prendere in considerazione dato la mia indecisione al bivio però per lui
un’altra piccola soddisfazione. Purtroppo per Guido l’arrivo ha portato una
brutta sorpresa, L’epicentro del terremoto, San Felice sul Panaro è dove
abitano i suoi parenti. Fortunatamente stanno tutti bene, anche le case, che
però sono un po’ da rimettere in ordine. E’ un bravo ragazzo Guido ma tra i
tanti difetti è anche Modenese.
Tognetti ha fatto un ottimo tempo sette ore-diciassette e
sicuramente con la strada asciutta sarebbe arrivato molto vicino alle sette ore
nette. Stare sotto, è durissima, ma per lui non impossibile, l’anno prossimo
potrebbe provarci, sicuramente sarà inserito in prima griglia, ma per
quest’anno aver migliorato il tempo dell’anno passato di più d’un’ora è un bel
successo.
Luca Bufalo Scomazzon l’aveva dichiarata, rimanere sotto le
otto ore anche di un solo secondo. Ha fatto l’impresa è rimasto sotto le otto
ore di 50 secondi, tempo totale 7 ore 59 minuti e 10 secondi. Una grande mano
l’ha data sicuramente Guido alla cui ruota ha viaggiato per i primi venti km
alla media dei 44 orari. Qui Luca a rallentato, le prime quattro salite le ha
fatto con il freno a mano tirato, ha spinto su Tiffi e Perticara e si è difeso
sul Pugliano, mentre sul Passo delle Siepe è andato a tutta prendendo il gruppo
davanti. Il tempo è stato molto clemente con lui. Non ha nevicato come sperava,
ma ha piovuto gran parte della seconda parte, soprattutto dopo il Gorolo, un
nubifragio si è abbattuto sul suo gruppo e lui in maniche corte, mentre gli
altri si coprivano con mantelle e scafandri, è partito senza più voltarsi,
recuperando con l’aiuto di un solo altro ragazzo, molte posizioni guadagnando i
complimenti del gruppo e conquistando l’obbiettivo, rimanere sotto le otto ore.
Per il prossimo anno ha già mandato richiesta all’organizzazione,
spostare la Nove Colli alla terza settimana di Gennaio, sperando la neve faccia
come quest’anno, un metro se non di più!
3 commenti:
Siete tutti bravissimi
Per quello che mi riguarda non e' stato un gran fine settimana perche' ho la mamma all'ospedale,il tempo non era proprio estivo e domenica mattina mentre ero al cesso sono fuggito con le braghe in mano seguito da mia moglie giu' in cortile con il batticuore per la forte scossa di terremoto
Ad ogni modo sono andato in griglia ugualmente e la gara e' andata bene con la notevole media di 22Km/h
Un grandissimo applauso a tutti, Guido compreso, nonostante abbia saputo che è Modenese ;-))
Dai scherzo, davvero grandi!!
Io mi sono svegliato in roulotte pensando che qualcuno stesse facendo uno scherzo nel tentativo di spostarmela...ed invece era il maledetto sisma!!
Sto continuando gli allenamenti ma purtroppo la coscia destra mi fa un male terribile, temo davvero che l'artrosi questa volta sia invincibile... Domani tento di salire a San Luca ripetendo tre volte le Orfanelle con discesa da casaglia, come la parte finale del giro dell'emilia. Devo pagare una scommessa persa alla radio con la mia Virtus (pensavo che a Siena perdesse ed invece..).
Ci vediamo venerdi per andare allo stelvio, spero che qualche buonanima mi venga a recuperare perchè sono senza auto.
Salutoni
Sandrino
A mente fredda sono molto contento di come e' andata la gara, visto le condizioni climatiche e il fondo stradale non in ottime condizioni, nella discesa del Ciola in una curva non so come la bici ha girato ma è andata. Un po di rammarico c'è se imparassi ad alimentarmi.... come si deve... forse non sarei crollato completamente sul Borbotto. Comunque bella esperienza, il Sabato trascorso in ottima compagnia cenato forse esagerato con i carboidrati....ma tutto ok.
Purtoppo la domenica una esperienza negativa, lunedi ho visto quello che ha lasciato il passaggio del terremoto, difficile da raccontare, sono senzazioni surreali...ciao a tutti e in forma per la prossima. P.s complimeti a Enrico oltre essere un ottimo ciclista sei un ottimo narratore
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