30 giugno 2009

GF MARCO PANTANI: Emozioni indescrivibili

Come si può descrivere l’emozione di ritirare un pacco gara al cui interno trovi la maglia con impresso il viso del tuo campione preferito, prematuramente scomparso…
Come si può descrivere l’emozione di scambiare due parole col padre del campione che, dopo averti riconosciuto, ti rivolge parole di ringraziamento, ti incoraggia e ti augura di riuscire a raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato da mesi…
Come si può descrivere l’emozione di una griglia di partenza in cui circa 3000 anime con biciclette al seguito, vestono tutte la stessa maglia, in ricordo del Pirata di Cesenatico…
Come si può descrivere l’emozione, sbucando dalla galleria sul Gavia e vedere lassù in cima, piccoli piccoli, tanti ciclisti che stanno salendo lungo gli oltre19km della montagna, impegnati nel tuo stesso sforzo…
Come si può descrivere l’emozione di un ragazzo che in prossimità della cima del Passo Gavia, mentre ti parla, si dice convinto che il Pirata sia lì con noi e stia salendo al nostro fianco sospingendoci con la sua forza e la sua determinazione…
Come si può descrivere l’emozione e la fatica che si prova nel salire i 13km del Mortirolo, quel passo mitico dove il campione ha scritto le pagine epiche della sua carriera….
Come si può descrivere l’emozione che provi passando di fianco al monumento del Pirata a metà del Mortirolo e lo saluti con un cenno, e forse per la fatica, forse perché è davvero così, pensi anche tu che lui sia al tuo fianco e ti stia aiutando nella tua immensa fatica…
Come si può descrivere l’emozione nel sentire gli incitamenti di persone che nemmeno conosci quando sei al culmine della vetta e pensi che stai vivendo una pagina importante della tua vita di neofita ciclista…
Come si può descrivere l’emozione di arrivare agli ultimi 20km, dei 172 complessivi, e passando per il paese, senti la voce del tuo amico che ti incita e ti fa coraggio per l’ultima ascesa, dandoti una carica ulteriore a quella che hai già, dentro di te…
Come si può descrivere l’emozione nel raggiungere l’ultima cima dopo altri 7 interminabili chilometri di salita, dopo aver sofferto e faticato come nemmeno avresti immaginato, e scoprire che hai ancora la forza per sorridere e spingere sui pedali per raggiungere il traguardo…
Come si può descrivere l’emozione dell’arrivo, vedere i tuoi compagni di squadra che sono li ad aspettarti e ti fanno la festa, mentre passi sotto lo striscione, un brivido ti attraversa la schiena e pensi a mille cose, a Pantani che lassù ti guarda, e sa, che sei li per onorarne la memoria, per i tuoi genitori che a casa stanno in trepidante attesa di sentire la tua voce che gli racconta che è finita e che ce l’hai fatta, della tua compagna che aspettava la tua telefonata e che, indipendentemente da tutto, pensa tu sia, il vero vincitore.
Ma l’emozione più grande è quella che provi dentro, per essere arrivato in fondo, per essere riuscito a coronare il tuo sogno, per essere riuscito a scalare quelle montagne con la tua forza e la tua volontà. Sei felice, sei raggiante, e allora è normale che ti escano anche le lacrime, perché le emozioni non vanno mai nascoste, mai rinchiuse, mai dimenticate, esse rappresentano il vero motivo dell’esistenza, quella per cui vale la pena vivere…
Salutoni
Sandrino

8 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Bravo Sandrino, bellissimo articolo, soprattuto il pezzo sull'amico che ti incoraggia anche s edovevi aggiungere che aveva già finito il lungo da un quarto d'ora...Comunque il segreto di questa vittoria non lo conoscete, ma lo scoprirete presto....

Sandrino ha detto...

Hai ragione ma poi diventava troppo lungo... ;-))
Salutoni
Sandrino

Anonimo ha detto...

ciao sandrino
mi hai fatto venire i brividi a legegre l'articolo e l'emozione di provarci per l'anno venturo
ciaoda Morena

Anonimo ha detto...

ps:leggere l'articolo scusa,ma avolte i tasti scorrono veloci come le tue ruote
ciao Morena

Sandrino ha detto...

grazie mille Morena!!
Ho cercato di trasmettere le emozioni che ho provato durante la gara, e spero di aver comunicato qualcosa a chi ha letto.
La GF è bellissima, però ti consiglio di allenarti duramente, perchè il percorso lungo è davvero "hors categories" come indicava anche Clicloturismo.
Salutoni
Sandrino

Anonimo ha detto...

bravissino alessandro
roberto russo

Anonimo ha detto...

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