14 ottobre 2013

Chiusura a tutto gas alla Granfondo Frw di Ravenna!

Nell'umido della periferia Ravennate, con i suoi 12 gradi autunnali, in griglia, gli occhi di Guido cercavano una sola cosa, anzi due, una pasta e un caffè. Fare la colazione a casa costa fatica e sacrificio, per strada non ci siamo fermati e in zona neanche un bar. Poi lasciate stare che con un euro e poco più, nella zona pasta party la colazione la facevi veramente, e i volontari te la mangiavano in faccia. Fare altri due metri dopo la consegna pacco gara era fatica inutile...

Avete presente quella pubblicitá: non ci vedo più dalla fame. Guido era così. Per questo dopo aver ritirato il pettorale, ha deciso di scontrarsi con una transenna, messa li per evitare che le macchine potessero entrare. Ma infatti lui era a piedi, mica in macchina.

Niente colazione per lui, solita per Lorenzo, che nel caldo di casa si era giá fatto il suo bel intruglio di Cereali, yogurt, Epo...ehmmm no no volevo dire Miele ultraenergertico.
Guido è stanco. Sicuramente vuoto, cerca di convincermi a fare il corto(116 km) senza sapere che nonostante qualche indecisione, ero giá dell'idea di svoltare al bivio.
Scoccano le 10 e via si parte. Guido era stanco, ma era davanti a tirarci ai 50. La mia voglia di tirarla tutta era pari a zero, ma l'adrenalina gioca sempre brutti scherzi e in meno di un chilometro sposto Guido, con Lorenzo giá a ruota e mi metto a fare il gregario. Guido scatta un paio di volte per chiudere due buchi, ma io, REGOLARE(!), lo ripasso e gli ripeto di mettersi a ruota.
Riesce a rimanerci fino a Madonna dell'Albero, qui mi si apre davanti all'improvviso un buco che è una voragine, e chiedo il cambio. Guido mi guarda e mi dice:" Regolare che li riprendiamo."
Facevo i 46km/h da ormai 5 km costanti, a recuperare posizioni su posizioni.
Mi dice Regolare e mentre lo dice scatta ai 50! Tengo la sua ruota un metro, forse meno e mi stacco, dietro solo Lorenzo che però non ce la fa a riprenderlo.
Guido rientra così nel gruppo dei primi mentre io mi metto da Madonna dell'Albero a dopo Forlì (più o meno 30 km) a tirare il secondo gruppo, con l'aiuto di altri 2/3 ragazzi, lasciando Lorenzo a riposarsi nella pancia. A pochi chilometri dalla prima salita, dopo 50 km, riusciamo a riprendere il gruppo dei migliori con Guido tutto tranquillo in mezzo.
Penso che potrei finire qui il racconto della granfondo. Ma per dover di cronaca è giusto raccontare che, Prima di lasciare Lorenzo involarsi verso la testa del gruppo gli dico: "Complimenti gran gregario Guido, come Valverde per Purito a Firenze!"
Lorenzo fará il lungo, massacrante per la stagiona avanzata. Rimarrá sempre nel gruppone con le prime donne a giocarsi la vittoria. Con le Unghie e con i denti riuscirà a fare anche la volata, arrivando tra i primi 60 assoluti.
Guido fará il Guido. Con i primi fino all'ultima salitella. Un chilometro poco più dove si spegnerà privo di energie e ancora a digiuno dalla sera prima....
Io prenderò la prima salita ai 5km/h con le gambe talmente dure da neanche sentirle. Tanti complimenti da quelli che mi passavano, con un simpatico Pensionato che mi ha detto, mentre mi sorpassava, di somigliare a Visconti. Un bel Vaffan... era più adatto ma signorilmente gli ho detto:"Magari, non sarei qui a farmi sorpassare da te".
Finita la salita al gpm, due tartine alla Nutella, una banana e un bicchire di sali minerali mi rigenerano. Sul Monte Mirabello a Predappio Alta ritroverò la gamba dei tempi migliori, recuperando posizioni su posizioni, anche il simpatico pensionato.
Al bivio prenderò una decisione mai presa in 8 anni di granfondo. Svolto per il corto e la faccio a tutta fino alla fine!
Una decisione che mi porterá a riprendere, da solo, la macchina del fine gara e un gruppetto di 10 unitá. Poi organizzando i cambi e salvandoci in un paio di incroci, incredibilmente non controllati,  un secondo gruppo di venti. Per finire altri 7 corridori a una decina di chilometri dal traguardo. Da qui un pò di rabbia perchè a tirare saremo sempre i soliti 4 con altri 40 dietro a riposare.
"Mi raccomando fate la volata dopo"
Il mio invito è ironia, ma naturalmente tutti lo prenderanno, seriamente.
Io la volata non la faccio ma vinco ugualmente, quando uno dei quattro che aveva tirato con me arriva al furgone e mi stringe la mano: " Volevo salutarti grazie mille!"
Grazie a te!
Questo è il ciclismo ed è così che si deve concludere una Granfondo.
Al prossimo anno, state Pronti! 

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