le uscite, gli eventi, le foto di un gruppo di appassionati di strada e MTB di Casalecchio di Reno
22 agosto 2016
Al mare in Bicicletta
12 agosto 2016
Abetone classico in Compagnia
Suona la sveglia, mi alzo e ancora in mutande esco per vedere se il sole è già sorto.
I nove gradi e una brezza che sa di sottozero mi prendono e mi bloccano mentre il sole spunta da dietro il serretto a salvarmi da una possibile congelata. Scappo in casa e vado a vestirmi.
La discesa verso Silla in maniche corte è sofferenza pura, arrivo al bar dove i ragazzi, in felpa, sono già a prendere un caldo caffè. Scaricano le bici dal furgone, nel frattempo arriva anche Renato e partiamo.
Saliamo verso Molino del Pallone e Pracchia senza spingerci troppo ma mantenendo un buon ritmo per cercare di sentire un poco di caldo. Ramon e Renato provano ad alllungare, mentre Steve e Simone preferiscono tenersi e io gli faccio compagnia.
Al Passo dell'Oppio finalmente si comincia a sentire il sole scaldare, soprattutto le gambe. Il giorno prima le sette ore nel bosco si sono fatte sentire e soprattutto non sono ancora state recuperate.
Si arriva a La Lima e si comincia a scalare l'Abetone. 16 km con il naso all'insù, che sono al pari di una salita alpina. Io, Ramon e Renato saliamo insieme, Ramon ha qualcosa in più e negli ultimi chilometri lo lasciamo andare, anche se non lo molliano di vista e proviamo pure a riprenderlo, tentativo che si conclude con un nulla di fatto.
La bella discesa verso Pievepelago è rovinata dal vento e un pò di traffico, ma scorre comunque veloce sotto le ruote. Passiamo Riolunato a tutta trainati da un magistrale Baccigotti e cominciamo a salire verso MonteCreto.
Tra i boschi e i torrenti del Cimone arriviamo, ognuno del proprio passo, nella viva Montecreto e continuamo a salire fino a Sestola.
Salita semplice dal paesaggio splendido, ma lunga che ti logora ad ogni pedalata che compi.
Il tempo di un caffè a Sestola e veloci verso Fanano e verso la salita che ci porterà verso la montagna di Bologna.
Attraversiamo il Ponte sul Dardagna e siamo di nuovo nel bolognese, ma soprattutto iniziamo a salire.
La Masera è una salita pedalabile ma calda, tra campi di grano e boschi di quercia e di castagno, con alla destra i monti della Riva e a sinistra il Belvedere. Sarebbe tutta da spingere, Renato e Ramon lo fanno, io ho il limitatore inserito e rimango limitato.
Renato ci saluta al valico mentre noi scendiamo verso Farnè, sosta alla fontana e si comincia a salire verso LaCà.
L'obbiettivo è salire al Cavone, ma allo strappo delle Borrelle comincio a porre qualche dubbio, appoggiato da Simone e alla fine Steve e soprattutto Ramon si convincono a fermarsi a LaCà.
Per me il Giro è finito, per loro invece rimangono 18 km verso Silla. Ma lo stomaco chiama e una sosta alla Dispensa è quello che gli serve.
Tigelle, affettati e formaggi, birra a volontà e un bel caffè.
Il giro è recuperato.
Una dormitina e si può ricominciare!
03 agosto 2016
Uscita d'Agosto, confermata.
I ragazzi vogliono rischiare. Potremmo prendere un pò d'acqua, ma potrebbe anche essere una giornata perfetta, ne calda, ne fredda.
Per preparare al meglio Frigieri alla ormai prossima Granfondo Austriaca Oetztaler, sabato 6 Agosto, tempo permettendo, andiamo a fare un bel giro in Appennino.
Abetone, Cimone e Corno.
Il ritrovo è alle ore 6/615 automuniti, con bici al seguito, alla rotonda Biagi, oppure alle ore 7 a Silla.
Il Giro è molto duro, 180 km per 4000 metri di dislivello.
Nei due link sotto potete vedere altimetria e chilometraggio, oltre che l'articolo scritto quando lo facemmo qualche anno fa.
Per chi non se la sentisse di completarlo tutto, lo può sempre accorciare facendo solo l'Abetone.
Rimate comunque connessi, entro venerdì sera se non si farà lo comunicherò qui e su Facebook.
Agosto è tempo di grandi imprese, non mancare!
È GRADITO CHE, CHI LA POSSIEDE, INDOSSI LA DIVISA 2016 DEL CLUB.
Capito Guido?
http://www.brytonsport.com/mapTrackView/2?id=606522
http://malinibici.blogspot.it/2012/06/cinque-eroi-sullappenino.html?m=1
13 luglio 2016
Ultima notturna di tre
Le bici sono pronte per affrontare l'ultima delle tre notturne?
Benissimo, Andrea Zanna ci aspetta domani sera
Al termine del giro, troveremo un ristoro di Crescentine/Tigelle e affettato per riprenderci dalla fatica (15,00 €), conta e firma dei presenti per poi stilare la classifica dei più presenti.
Qui puoi trovare il video della seconda prova; Clicca QUI
abbiano voglia di pedalare in compagnia. Non c'è
quota d’iscrizione e non c’è copertura assicurativa,
pertanto gli organizzatori declinano ogni responsabilità
relativa a danni su cose e persone..
Casco Obbligatorio e luci avanti e dietro.
-per gli attraversamenti su strada si riporta al Cod. stradale
02 luglio 2016
Su e giù per l'Isola d'Elba.

Ripreso la la strada provinciale 25, ci siamo diretti verso Colle di Procchio per poi girare a sinistra su una strada che conduce alla discarica dell’Elba, prima asfaltata poi sterrata che con una salita pedalabile ci conduce alla provinciale 30 che attraversiamo per riprendere il sentiero, molto impegnativo, che ci porta al Monte Tombone.

Ora discesa, discesa e discesa fino a Marina di Campo, con circa 65 km di strada percorsa e circa 1750 metri di dislivello in salita, stanca, molto stanca, ma soddisfatta.
Questo giro l’ho fatto con una E-Bike, una montain bike a pedalata assistita, per me che il lavoro mi occupa molte ore al giorno, ho una famiglia e una casa da curare mi rimane poco tempo per allenarmi, la E-Bike riesce a regalarmi emozioni che la bici tradizionale non mi può dare.
Chi sorride o giudica facile usare una bici elettrica……..ha tanto, tanto tempo per allenarsi, o non l’ha mai provata, e non sà le emozioni che si perde.

27 giugno 2016

Pedalata aperta a tutti gli amici che
abbiano voglia di pedalare in compagnia. Non c'è
quota d’iscrizione e non c’è copertura assicurativa,
pertanto gli organizzatori declinano ogni responsabilità
relativa a danni su cose e persone..
ricevere premi presso Malini Cicli.
-per gli attraversamenti su strada si riporta al Cod. stradale
Via Resistenza 13 Casalecchio di Reno
DESCRIZIONE
° notturna di circa 20km sulle colline limitrofe
° ARRIVO presso la GELATERIA GIANNI in via Porrettana, dove ci attende un buffet al costo di 10€ (costo relativo al solo buffet)
° dalla gelateria è facilmente raggiungibile nuovamente
il Negozio Malini per tornare alle Macchine.
CONFERME:
° mtbadventure.net@gmail.com
° Paolo Malini (info@malinibici.it).
° scrivere presente nell'Evento di Facebook
abbiano voglia di pedalare in compagnia. Non c'è
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pertanto gli organizzatori declinano ogni responsabilità
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-per gli attraversamenti su strada si riporta al Cod. stradale
Via Resistenza 13 Casalecchio di Reno.
abbiano voglia di pedalare in compagnia. Non c'è
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-per gli attraversamenti su strada si riporta al Cod. stradale
24 giugno 2016
E se si sposa lui, c'è speranza per tutti!
Di quelle persone che incontri per strada,
ed in bici di strada se ne fa tanta.
Persone che all'inizio proprio non te ne ricordi.
Poi sono sempre lì,
a ruota.
All'inizio in bici non sanno andarci,
e a ruota,
per loro,
vuol dire stare a 2 km,
10 minuti in salita,
più o meno.
Poi passa il tempo,
e
a ruota,
ci stanno sempre.
Attaccati, senza prendere un filo di vento.
Solo che,
in salita,
i 10 minuti li aspettan loro,
che arrivi tu.
E ti chiedi perché,
ma ti accorgi
che il perchè
è meglio non saperlo.
Perchè in bici,
non ci sa ancor andare,
perchè giocava a calcio,
ma sapeva solo parare.
Perchè poi la vita ti fa incontrare queste persone quì,
uomini veri,
più grandi di te,
che fanno esattamente il cammino contrario al tuo.
Persone vere, che non hanno ancora Facebook,
che non sanno usare il cellulare,
che vanno a letto con le galline,
che mangian solo soia,
che non sanno stappare lo spumante,
ma alla fine lo stappano lo stesso.
Manco fosse il Manghen...
Di quelle persone quì se ne conoscono poche,
ma conoscerle è una vera fortuna.
Perchè se su 50 foto che ho fatto,
mai,
è venuta l'ultima frase,
forse vuol dire,
che questo,
è solo l'inizio.
Forse, poverina lei.
Festeggiatele anche per me,
sperando di tornare,
e di vederle,
finalmente,
saper pedalare.
Auguri Amico!
Paso Potter.
12 giugno 2016
E con la Cooperatori ad Albinea, il Brevetto e conquistato!
Per una volta si parte davanti, anzi davantissimo.
Pronti via, curva subito a sinistra, mi alzo sui pedali, metto il 53, curva leggera a destra e spunta un cartello. Inizio prima salita 6,6 km. Ok, mi siedo, tolgo il 53 e comincio a far frullare le gambe. Da dietro cominciano a sorpassarmi, cerco di non dargli peso, voglio tenere un ritmo non troppo impiccato. A forza di farmi superare però comincio ad innervosirmi. Ma soprattutto comincio a sudare, sgocciolo sulla strada e non capisco perché, è sì umido, ma ci sono 15 gradi, sto tirando i remi in barca e non sono certo a tutta.
Galluzzo mi raggiunge quasi in cima e in discesa la musica non cambia. Non vado avanti, ho il limitatore inserito a velocità troppo basse per il livello odierno. Ale mi aspetta, ma alla terza volta lo invito ad andare. Mi dispiace perda i gruppi che io non riesco a tenere, poi mi dispiacerebbe, più avanti, riprendermi e staccarlo. Meglio lasciarlo andare.
I Colli reggiani sono splendidi, non c'è il sole, sembrano le 18 di sera di una giornata di Novembre tanto è nuvolo, ma tra campi di grano, viti di Lambrusco e casolari in sasso, nonostante la mia partenza no, mi godo un panorama splendido. Panorama splendido e in salita. A Bologna i Reggiani li chiamiamo teste quadre, ma forse anche a noi a vivere in un posto, dove incredibilmente si sale tanto e si scende poco, qualcosa di quadro potrebbe venirci.
Metà della seconda salita, sento lo stomaco borbottare e improvvisamente lo sento parlare, volgarmente potrebbe definirsi rutto, in realtà mi dice "vai". Mangio un ciucciotto fragola e banana e scatto, riprendo il gruppetto che avevo davanti e lo stacco. In pochi han sentito il parlare del mio stomaco, perché intanto tuona, i rumori si sono uniti e in discesa infatti ha iniziato a piovere.
Sul fondovalle invece inizia a diluviare, al bivio un gruppetto di 15 mi riprende e mi saluta. Io giro per il lungo loro per il medio. Rimane con me solo un ragazzo, mi sta a fianco qualche minuto, parliamo un attimo e si mette a ruota.
La strada bagnata, allagata, riflette l'azzurro che in lontananza si comincia a vedere, intanto sulle nostre teste, continua a piovere.
Svolta a destra, si attraversa il ponte e si comincia a salire verso la Pietra di Bismantova. Salita di 5 chilometri, pendenza media del 7%, massima del 12. Salita vera e bellissima, una serie di tornanti poi la vista si apre sulla Pietra. Maestosa in mezzo all’Appennino vorrei fargli una foto, sono indeciso, metto una mano sul cellulare quando vedo, qualche tornante più su, un gruppetto. Ripongo l’idea della foto nel cervello, la resetto e mi rimetto a spingere.
Finalmente non piove più, finalmente le gambe girano che è un piacere. Il gruppetto lo riesco a riprendere dopo un bel po', insieme a tanti altri granfondisti che accusano la partenza in salita, la pioggia, il vento e il freddo.
Meno 20 km, continua la mia rimonta quando in cima ad un dosso vedo Guido, fermo. Ha bucato due volte, se non arriva l’assistenza dovrà conquistare il brevetto dell’Appennino nell’ultima Granfondo, la Scott di Piacenza. Penso che se avessi avuto la camera d’aria avrei potuto lanciargliela. Lo penso in discesa, appena l’ho visto la prima cosa che ho pensato è stata: “A sto giro arrivo prima io!”
Gli ultimi quindici chilometri sono con il cuore in gola, un signore fa l’elastico, si stacca in salita e mi riprende in discesa. Ai meno 5 lo riprendo, ma lui ha finito tutto quello che aveva in corpo. Abbiamo un gruppetto davanti, voglio riprenderlo. Mi riesce a dare un cambio, anche molto proficuo, poi tiro io. Quaranta, quarantacinque all’ora, ma il gruppetto non si avvicina, fino agli ultimi 500 metri quando il percorso entra nella pista ciclabile. Una vera pista ciclabile, bellissima, non un marciapiede con verniciata sopra la figura del ciclista. Riprendo il gruppetto sullo strappo finale e il signore mi affianca e mi fa i complimenti, tagliamo il traguardo insieme e a bici ferme ci stringiamo la mano.
Sono sempre le conclusioni migliori.
Galluzzo e Simone sono alla macchina già cambiati, alla fine han fatto il medio e la figura di dover riprendere Ale e staccarlo me la sono risparmiata.
Steve arriva dopo dieci minuti e poco prima arriva anche Guido. Il Brevetto è conquistato. Per Steve è sicura la terza posizione, Guido invece rischia di aver perso il podio, ma a Piacenza potrà ribaltare tutto.
Doccia, Pasta Party con Tortellini, Birra e Prosciutto e si torna a casa.
Una domanda a metà strada mi sorge spontanea. Ramon causa ascesso non è potuto venire, ma il pacco chi gli e l’ha preso?
In 5 mi rispondono: “Io no.” Io neanche.
Un pacco gara di tutto rispetto. Tortelli, Lambrusco, Bandana, due borracce, Parmigiano Reggiano e barrette varie che per lui sono rimaste ad Albinea.
Che pacco abbiamo tirato a Ramon!
04 giugno 2016
Cambio orario
Mi comunicano che da Domani il ritrovo e spostato alle ore 8 da Paolo o alle ore 7 all'Agip di Zola per Mongardino.
31 maggio 2016
Quasi neanche una goccia
Era da dire e l’avevamo detto, prima o poi questa cosa del “neanche una goccia” l’avremmo pagata. E così è stato.
Sette e trenta sotto l’Agip di Zola, scendono già delle gocce anche se nel cielo qualche sprazzo di azzurro si vede ancora. C’è indecisione generale, ma la elimino subito. Si parte comunque, Porrettana finché si può poi al massimo si torna indietro. Difficilmente si riuscirà ad andare a Pistoia, ma alla sera lo avevo preannunciato ai ragazzi, dopo aver visto le ultime due tappe del Giro d’Italia, sarei uscito anche con la neve.
In negozio recuperiamo Ramon e Filippo, mentre a Sasso ci aspetta Simone. La Porrettana scorre veloce sotto le ruote, anche troppo, Baccigotti è una locomotiva e un paio di volte lo richiamo all’ordine. Tony rimane a ruota, ma il ricordo dell’Abetone, alcuni anni fa, rimane indelebile.
Non piove e non sgocciola. Siamo circondati da nuvoloni neri e minacciosi, ma davanti a noi l’azzurro domina le altitudini Appenniniche. Dove proseguire è la domanda che ci facciamo tutti.
Fabio propone Vedegheto, ma tiriamo dritto.
Mosca vorrebbe salire Cereglio, proseguiamo ancora, lasciando sul suo sguardo, un sentimento di terrore.
Ci fermiamo a Riola, pipì veloce e occhiata alle previsioni. Davanti a noi, verso la Toscana, la situazione sembra più che accettabile, dietro le montagne però, si vedono alcune nubi che non promettono asciutto e caldo. A destra, verso il Modenese, il nero è quasi impressionante, mentre a sinistra verso i due Bacini splende un sole incredibile. Dubbi zero. Si va Suviana.
Tutti tranne uno. Mosca torna a casa, la paura della pioggia è troppo forte. Già è tiratissimo, se si bagna e si restringe di più dopo in salita chi lo tiene? Poi mangia poco, soprattutto ferro, effettivamente rischia di arrugginire. Mentre saliamo sotto un sole spettacolare e un tepore estivo, lo prendiamo non poco in giro. Pagheremo anche questa!
Il Lago di Suviana è leggermente increspato riflettendo i raggi del sole sui monti. Il blu del Lago, l’azzurro sopra di noi, il verde dei monti e quel nero di nuvoloni sempre più cattivi. Pedaliamo nel limbo, dovunque è nero, tranne sopra di noi. Durerà?
Lo Zanchetto da Suviana è la salita dei Bolognesi insieme alla Raticosa, ma come paesaggio non ha eguali. Si parte dalla fine della diga, si sale sempre o quasi, due vecchie frane disegnano riposo ma non è certo realtà. Si sale fino al Passo ognuno del suo(passo), c’e chi forza ed esplode, chi vuole sentire il botto, chi si risparmia per il ritorno. Ma questa salita, come dice Baccigotti, (che l’ha fatta con la neve in terra prendendosi nomi su nomi), è sempre bella.
Il sole se né andato, l’azzurro del cielo anche, ci fermiamo a Castiglione in una Piazza bella, accogliente e vivace, a prender l’acqua. Non potevano immaginare che quella fermata alla fontana ce ne facesse prendere così tanta…
Scendiamo veloci mentre la luce si fa sempre più rarefatta. Sono le 1030, sembrano le 17 del mese di Ottobre. Le bellissime curve verso Lagaro fatte veloci, con strada asciutta, sono un sogno, perché Tony indugia un pochino a mettere l’antivento, consigliato da me a Maniche corte, preso da lui a maniche lunghe.
Mentre mi giro a cercare la sua sagoma apparire, (invano) da una curva, guardo Castiglione allontanarsi. Guarderei Castiglione allontanarsi.
Perché Castiglione non si vede più, avvolta dal temporale e della tempesta. Indico dove eravamo pochi minuti prima e cerco il rientro di Tony, che non rientra. Continuo a guardare la strada davanti a me e ogni tanto mi volto dietro per vedere se Tony rientra.
Finalmente lo intravedo. La speranza di salvarci dal nubifragio risorge.
Mi volto e guardo l’orizzonte. Mi fermo.
Lascio passare Tony e mi metto l’antipioggia.
Fine delle speranze. Siamo a Creda, non piove, non fa temporale, semplicemente doccia. Il rischio di cadere è affievolito dal fatto che se succede non sarà una caduta, ma un tuffo. Guido tira il gruppo, mai sotto i 40 km/h, Filippo e Simone senza giubbotti, Filippo è quasi in orgasmo, gode proprio bagnato.
Arriviamo a Sasso e propone Mongardino. Dopo 45 minuti di nubifragio solo un deficiente lo seguirebbe.
Io sono il primo, il secondo è Baccigotti, il terzo, faticando, Ramon.
Deficienti per deficienti tanto vale fare San Lorenzo. Steve non vuole esagerare, ha una certa età , dopo la deficienza c’è la demenza, non vuol rischiare.
Dopo San Lorenzo, Ramon, propone Oliveto e Zappolino. Non piove più, sembra ci sia il sole, ma potrebbe essere un miraggio. Va bene essere deficienti ma basta poi via Raibolini fino a Poggio Respighi, senza sfidare ulteriormente la sorte.
Pistoia rimane in Toscana, Candeglia la spianeremo un’altra volta, ma che giro, un’innaffiata così a Maggio può solo aver fatto bene!
Forse..
23 maggio 2016
Bruscoli 2017
Bruscoli, mancava in calendario da qualche anno, mancava proprio, nelle gambe e nello stomaco.
E Bruscoli è sempre Bruscoli.
Val di Zena con calma, tra un gruppetto e l'altro di Granfondisti del Bitone.
Quinzano giocando, tra scatti, scattini e scattoni, per giungere caldi alla salita regina di giornata, il Passo della Raticosa.
Tredici chilometri che Galluzzo comincia ai venti all'ora, che Mosca vorrebbe aumentare e che io riporto ai venti prima di chiedere il cambio e spegnere la luce.
Guido accellera e anche per Mosca si fa dura, mentre per Ale si fa proprio buio.
Dietro Enrico Pietrafesa spera di spezzare prima o poi una pedivella come gli successe sul Fedaia, ma stavolta il pedale regge e per lui arrivano le streghe.
La Futa è calda e profumata, non vi è borgo dove non esca, da qualche cortile, un odore meraviglioso di grigliata.
Il ristorante Appennino di Bruscoli diventa un miraggio, soprattutto per Ramon che in settimana di giri ne aveva fatti pochi.
Uno da 230, uno da 180, uno da 150, uno da 100 e uno Sabato pomeriggio giusto per tenere calda la gamba. Arriva stremato a Bruscoli si siede, mangia l'impossibile e torna giù in bicicletta. Non prima di andare a fare Gabbiano e Monzuno però!
D'altra parte siamo del gruppo di Paolo Malini, se non siam strani, non ci prende!
11 maggio 2016
Programma di Maggio.
Domenica 22 Maggio.
Torna la storica gita a Bruscoli con la mangiata presso l'ottimo Ristorante L'Appennino, che ci allieterà il palato con i suoi ottimi menù!
2 Percorsi.
Piccola variazione nel lungo:
San Biagio, Casalecchio, Bologna, San Lazzaro, Val di Zena, Quinzano, San Benedetto del Quercieto, Passo della Raticosa, Passo della Futa, Bruscoli. Circa 80 km.
Giro corto:
San Biagio, Sasso Marconi, Rioveggio, Pian del Voglio, Bruscoli. Circa 50 km.
Partenza davanti al negozio alle ore 08.30.
Rientro con gli accompagnatori.
Confermare la propria presenza entro sabato 14 maggio, i posti al ristorante sono limitati! In caso di pioggia rimane il pranzo.
Domenica 29 Maggio.
Giro lungo verso la Toscana.
Ritrovo ore 7:30 in negozio, bicimuniti!
Sasso Marconi, Porretta, Passo del Signorino, Pistoia, breve sosta per un caffè in centro e poi si riprende a pedalare. Candelia, Aquerino, Treppio, Badi, Suviana, Brasimone. Caffè sulla Diga e discesa verso Castiglione dei Pepoli, Rioveggio, Sasso Marconi, Casalecchio.
Chilometri previsti 200/220.
Per chi vuole accorciare le possibilità sono molteplici e possibili almeno fino al Signorino.
Ti aspettiamo!
08 maggio 2016
Una mattina di vera primavera
Una mattina di vera primavera, Mongardino all'inizio, quando ancora il sole lo doveva baciare, per arrivare a San Biagio.
Un bel gruppo in negozio con anche qualche vecchio, sempre in splendida forma.
La Bazzanese fatta regolare, senza spingere, siamo in tanti, qualche numero che ci fa odiare dagli automobilisti, ma tutto sommato, nessun problema.
Villabianca da Marano, corta e veloce, bella da spingere, poi giù veloci e subito su, verso Ospitaletto, per il Crossodromo.
Salita lunga che non molla mai, ci sfaldiamo, con Mosca, Gallizzo e Zanarini che fanno un'altro passo.
Io e Laffi che li seguiamo a poche decine di metri, con Ramon che ci riprende, ma quando sa che mancano ancora tre chilometri, torna indietro!
In cima c'è chi torna verso Casalecchio, mentre gli altri salgono ancora, San Dalmazio, Coscogno e poi discesa veloce verso La Casona.
Ci si invola per il Fondovalle con il vento contro, la Spiaggietta sempre a tutta e di nuovo Bazzanese fino a MonteBudello, che farla piano sarebbe cosa buona e giusta, ma naturalmente si spinge anche quella.
Si torna in Bazzanese e al bivio di San Martino ci si separa, ancora una salitella e si arrotonda a 140 km .
Tanti chilometri, belli spinti e divertenti, conditi da ottima compagnia.