02 gennaio 2010

"A tutta" nel nome di Coppi...







2 gennaio 1960, data tristemente famosa, giorno in cui, come scrisse una testata giornalistica dell'epoca, l'Airone chiuse le ali, per volare nel mito, nella storia, nel ricordo perenne.
A quaranta anni, Angelo Fausto Coppi moriva per una stupida malaria, che i luminari dell'epoca non capirono, e sarebbe bastato una semplice iniezione di chinino a salvare la vita del Campionissimo, vincitore di 5 giri d'Italia, 2 Tour De France e 3 Mondiali, tanto per citare le vittorie più eclatanti.
Dopo 50 anni, esattamente oggi, il 2 gennaio, ci ritroviamo davanti al nostro negozio preferito e Paolino ci viene a salutare, un pò triste per non poter essere della compagnia, a causa di un brutto mal di gola, malanno di stagione.
Presenti il sottoscritto, Cioni, Pietrafesa, Bosso, Mircone in mountain bike, Loris Margelli e Lorenzo il nuovo iscritto, che nonostante dichiari di andare in bici da poco, dimostra già di avere un buonissimo "colpo di pedale".
Si parte verso la bazzanese, e qualcuno compreso il sottoscritto, pensa sia una gita per sgranchire le gambe, ma l'Assessore prende la testa, e si mette a tirare come un forsennato ai 37/38 di media senza chiedere alcun cambio, mostrando una forma quasi estiva.
A Crespellano, il buon Loris Margelli, ci manda bonariamente a fare dell'altro e gira le ruote verso la strada di casa, forse innervosito dalla media che non ne vuole sapere di calare, nonostante il cambio in testa al plotone dato da Mauro, che mantiene la velocità impostata precedentemente. Arriviamo in un battibaleno a Vignola, dove ad un semaforo un signore ci rivolge la classica domanda: "sapete che giorno è oggi?" Poi ci mette al corrente di una mostra fotografica bellissima dedicata all'uomo nativo di Castellania, che si trova li vicino, ma noi vogliamo onorarne la memoria pedalando e perciò andiamo avanti. Durante il tragitto verso Castelvetro scambio due battute con "The King of Boazza" Enrico, che mi fa notare che la velocità è stata piuttosto alta e sarebbe meglio rallentare. Infatti appena si mette alla testa del gruppetto, porta la media a 39/40!!!
Facendo ritorno a Bazzano, siamo costretti a fare una piccola sosta per un passaggio a livello chiuso, ma il sottoscritto non riesce nemmeno a mettere sotto i denti una barretta che gli emuli di Fausto sono già lanciati a 37/38 kmh per l'ennesima tirata. La cosa che più mi ha impressionato, è stata la facilità con cui il grande Mirco è sempre rimasto a ruota nonostante pedalasse sul rampichino. Se questi sono i preamboli per la primavera che presto arriverà, auguri a tutti quanti!!
Passato Crespellano, mi ritrovo davanti ed allora metto in atto il Sandrino's Time, ricordo che alla Chiesa di San Cristoforo, dove sono stato battezzato, sono registrato con i nomi Alessandro "Angelo Fausto" (mio padre era un gran tifoso dell'uomo solo al comando), ed allora mi impegno anch'io per onorare l'Airone, e spingo forte sino a Ponte Ronca, toccando punte anche di 39kmh. All'altezza del paese dove vive il nostro Potter, mi lascio sfilare in coda e mi prendo bonariamente dell'animale dal Pietrafesa mentre mi supera sorridente!!
Arriviamo in un batter d'ali al punto di ritrovo, avendo percorso 71km alla media davvero interessante per il periodo di 30.7kmh.
Penso che Fausto avrebbe mostrato uno dei suoi timidi sorrisi, sapendo che uno sparuto gruppetto di cicloamatori, nel giorno della ricorrenza della sua prematura scomparsa, abbia dedicato a lui questo giro in pianura, percorso ad una buona velocità.
Buona domenica a tutti
Sandrino

2 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Bravi ragazzi, io ieri 75 chilometri ma quasi tutta salita, 24 di media, non molto salutare visto le mie condizioni però la montagna è sempre bella!!!!

Anonimo ha detto...

Great blog post, been waiting for that?!?

Thanks,
Cathryn