19 marzo 2017

Granfondo Diavolo in Versilia. Torneremo.

La partenza anticipata di un'ora a 4 giorni dalla Granfondo.
La corsa a prenotare tre posti letto per evitare una levataccia la Domenica mattina.
La scoperta di un bel appartamento nascosto dalla movida versiliana.
L'assenza del sole ma la presenza di un tepore non previsto.
Scene da Italioti con lo sfondamento della griglia da parte di deficenti che non sapevano aspettare e il trattamento riservato al povero volontario dell'associazione Nazionale Carabinieri.
Gli U2 a scandire la partenza e le mi gambe che gasate portano Lorenzo nel secondo gruppo dopo 10 km ai 50 orari.
La gamba che gira bene anche in salita, molto bene.
Discese che non le sento mie e quindi freni tirati.
Freni tirati solo in discesa con trenate infinite e la catena che non si sente nella poca pianura e nella tanta salita di un percorso molto bello.
L'infarto di un cicloturista poco prima dell'arrivo dei primi su quel tratto di strada.
L'arrivo dell'Elicottero per soccorrerlo.
Lo sospensione della Granfondo e il raggruppamento dei granfondisti.
La morte del povero cicloturista.
L'annullamento della Granfondo.
La scelta dell'organizzazione di non fare andare sul percorso lungo e mandare tutti a casa per il medio.
Il casino all'arrivo.
Il delirio al Pasta Party.
Il nostro Pasta Party improvvisato in Spiaggia con una schiacciata con Salsiccia, rigorosamente cruda e una birra.
Il mare, sempre bello.

Si insomma ho vissuto Granfondo migliori ma quando c'è la bici e ci sono gli amici, ci si diverte sempre.

Nessun commento: