le uscite, gli eventi, le foto di un gruppo di appassionati di strada e MTB di Casalecchio di Reno
27 maggio 2009
Domenica a Lugo
Ricordo a tutti che domenica si va a Lugo per la GF omonima. Chi vuole venire lo dica a me o lasci i dati in negozio.
26 maggio 2009
Mangio il salame con Moser
Siamo al giro d'Italia, e precisamente la tappa con arrivo a Bologna S. Luca, il Prof, durante uno dei suoi piccoli allenamenti, si è trovato a Monte Pastore durante il passaggio dei Proffesionisti, ma diversamente da qualsiasi tifoso, che li osserva passare con ammirazione, lui li ferma, anzi lo ferma! Proff! Moser non corre più! Ed era davanti perchè precedeva il giro, non era in fuga! 

La Nove Colli "vista" dai 130km


Inizio questo post facendo i complimenti al Potter per la prestazione nel lungo, arrivare 39° di categoria mi sembra davvero tanto, e quindi grandissimo Enrico!!!
Dopo quanto descritto dal Potter sul risveglio, con cui concordo, passiamo all'arrivo in griglia dove il sottoscritto dichiara di aver freddo, e viene subissato dagli improperi di chi, gia a quell'ora sente il caldo!!
Noi della Malini siamo quasi tutti vicini, il Tommy, Christian, Mauro, Angelo e Andrea. Gli altri che faranno il lungo o il medio sono sparsi in giro, oltre al Potter e Gherardi che hanno un pettorale basso, e quindi partono davanti.
Aspettando la partenza ci godiamo il sorgere del sole, che è sempre un momento splendido della giornata, un segno della vita che riprende il suo corso per qualcosa di nuovo che deve crescere.
Faccio amicizia con un gruppetto di Lussemburghesi, mi dicono che sono scesi in Italia in ottanta e che alla partenza sono in venti circa, poi nei giorni a venire si godranno il sole della riviera. Sono tutti piuttosto tosti fisicamente, ed infatti sino all'arrivo a Bertinoro, ai piedi della prima salita, sfrutterò la loro scia ad oltre 40kmh...
Arriva il momento della partenza, sono preoccupato per due motivi, il primo è di fare attenzione a non cadere, il secondo di capire se le gambe mi supporteranno per lo sforzo che sto per provare. Il venerdì precedente avevo provato a fare qualche salita ed avevo sofferto parecchio, e quindi ero piuttosto titubante. Dopo una ventina di km, ad una media altissima, mi rendo conto che la mia "macchina" funziona alla grande, le gambe girano in modo perfetto ed il fiato è regolare, penso che sia un buon segno. Mentre pedalo ad oltre 40khm orari raggiungo un tipo che dietro la sella espone una bandierina dell'Australia, lo affianco e gli chiedo se davvero viene da così lontano, e lui risponde di si, così mentre lo supero gli faccio i complimenti e gli auguro buona fortuna, ovviamente tutto in "perfect English"!!!
Arriviamo a Bertinoro in un amen e comincia la prima salita, sento ancora i ragazzi dietro di me e ne sono contento, poi si cerca di salire facendo lo slalom fra coloro che hanno un passo più lento, ma per fortuna quest'anno non ci si deve fermare, e questo è già un gran passo avanti.
Arrivo in cima al Polenta e noto che sia i Lussemburghesi che gli amici della Malini non ci sono più, forse attardati dal traffico di migliaia di ciclisti che pedalano come noi. Una cosa però mi convince che oggi è la giornata giusta, il fatto che sono tanti quelli che supero, e davvero pochi quelli che invece mi sopravanzano.
Dal Polenta mi fiondo alla mia solita velocità verso Fratta ed anche in questo caso il sottoscritto si diverte a superare gente sicuramente molto più prudente di un pazzo vestito di bianco con qualche scritta azzurra sulla divisa!! Ma ho bene in testa il mio obiettivo, finirla entro le cinque ore!! Inizio sin da subito a mangiare qualcosa, e credo che questo sarà il segreto di una grande giornata.
Lasciata alle spalle Fratta, arriviamo a Meldola dove la strada comincia a salire pian piano sino ad affrontare la salita vera e propria per arrivare a Pieve di Rivoschio. E' proprio all'inizio della discesa successiva che vedo davanti a me una sagoma con i colori della Pinarello Pink, e riconosco la ciclista, è la Morena, che alcuni di voi hanno visto durante un'uscita. La raggiungo, la saluto, la invito a rimanere nella mia scia, ma dopo qualche km, girandomi non c'è più e allora proseguo nella mia avventura arrivando a Linaro, ai piedi del Ciola. Mi fermo a fare rifornimento d'acqua, bevo sempre con continuità sorseggiando i sali tenendo a mente l'insegnamento di Cioni che lo scorso anno sul Fedaia mi diede, grazie ancora Mauro. E proprio mentre sono a metà del Ciola che sento dietro di me la voce dell'Ingegnere più veloce che conosco, che mi avverte di pedalare forte perchè ormai mi ha raggiunto. Decido di dargli retta e solo dopo aver scollinato il buon Mauro mi affianca, il viso è pallido, il ritmo è buono, ma la donazione di sangue fatta il sabato mattina non è stato sicuramente il miglior approccio alla gara. Nella discesa successiva, mi lancio come sempre a tutta ed il "Savoldelli dei poveri", come mi ha chiamato proprio Mauro, prende un vantaggio che servirà sulla scalata più dura del percorso medio, quel Barbotto che inizia una volta arrivati a Mercato Saraceno. Comincio a salire e sento ancora le gambe andare davvero bene, la condizione psicologica mi aiuta e la testa dice di spingere forte. Così durante la salita mi impegno in un forcing a denti stretti ed il risultato lo vedo davanti a me superando tanta gente. Ad un certo punto sento lo speaker sulla cima che incita coloro che stanno terminando l'ascesa e la forza invece di diminuire come spesso mi accade, aumenta sempre più e allora mi alzo sui pedali e vado su, sempre col mio solito ghigno sotto sforzo. Arrivato in cima sono la faccia della felicità, svalico e mi rendo conto che la giornata è proprio di quelle da scrivere nell'album dei ricordi buoni, perchè le gambe sono ancora lì che girano alla grande. Butto giù l'ultima confezione di zuccheri e mi fiondo verso Sogliano, incontrando diversi saliscendi che mi ricordano i "mangiaebevi" che precedono Monte Donato alla Dieci Colli.
Mi sento davvero bene e la cosa che mi fa crescere ancora psicologicamente è il fatto che affrontando gli strappetti, non li subisco passivamente, ma mi alzo sempre sui pedali e li aggredisco superandoli di forza. Arrivo a Borghi e comincio a cercare qualcuno che possa essermi d'aiuto nella pianura che arriverà di li a poco. Sono conscio di non essere un passista da 40kmh e quindi debbo sfruttare le doti di altri. Individuo due ragazzi di Pistoia ed un altro signore che viaggiano bene davanti a me. Li raggiungo sfruttando la maggior "pazzia" nelle discese che rimangono e quindi mi accodo. Cominciamo ad andare sulla pianura e ci organizziamo a tirare tutti. Raggiungiamo diversi gruppetti lungo la statale e qualcuno ci viene a dare una mano sino al cartello dei 10km. Sto tirando io ai 35 e dopo un bel tratto mi sposto a sinistra per far passare chi mi dovrebbe dare il cambio, ma non vedendo nessuno sopravanzare mi volto e vedo quello dietro che con la mano mi fa segno che "non ne ha più", ma il peggio è che anche quello dopo di lui fa la stessa cosa!! Decido di rimettermi davanti e sostanzialmente tiro sempre ai 36/37 per tutti i restanti km. Passiamo tanti piccoli gruppetti ma nessuno ci supera e soprattutto nessuno mi da il cambio. Bevo e cerco di respirare correttamente, cerco una posizione aerodinamica e soprattutto cerco di convincermi con la testa che ce la posso fare ad arrivare al traguardo mantenendo la media. Arrivo all'ultimo cavalcavia e mi alzo sui pedali, percorrendolo ai 30 all'ora!! C'è già qualcuno che applaude e ti incita ai bordi della strada. Queste cose mi fanno crescere l'adrenalina e la testa comincia ad andare a mille. Sento che è fatta quando vedo l'ultima curva a sinistra che immette nel lungo vialone che porta al traguardo. La gente di Romagna è davvero spettacolare, sento le grida di incoraggiamento e gli applausi che premiano la fatica di noi ciclisti. Mancano ancora 400 metri ed uno dei ragazzi che mi avevano detto di non averne più mi affianca e mi dice una cosa che mi lascia senza parole ma che apprezzo tantissimo: "visto che hai tirato tu per 10km abbiamo deciso che nessuno del gruppo ti deve superare in volata, è giusto che arrivi al traguardo per primo!!" Lo ringrazio con le lacrime agli occhi, un gesto davvero d'altri tempi!!
Arrivo, mi fermo e sono davvero tanti quelli che stavano dietro, a dire il vero rimango persino stupito di quanta gente mi sono tirato dietro!! Diversi mi vengono a dare "un cinque" e mi dicono bravo, e fra questi una ragazza che ho sentito dietro di me in alcuni momenti e che mi aveva detto in alcuni punti di non aumentare l'andatura altrimenti non ce l'avrebbe fatta.
La sensazione di quest'anno è davvero bellissima, non forte come quella dello scorso, ma diversa, forse più consapevole, e quindi con maggiore soddisfazione. Prendo la medaglia, telefono a casa per avvisare che anche questa volta le ossa sono salve, e mi metto ad aspettare i ragazzi. Incontrerò diverse persone che conosco, vedrò arrivare i Lussemburghesi, un amico con cui ero a cena il mercoledì precedente alla gara, un mio cliente ed un ragazzo che non vedevo da oltre vent'anni. Poi arriva il Tommy con il labbro superiore che sembra quello di Valeria Marini. L'ha punto una vespa nell'ultima discesa e quindi si reca al pronto soccorso. Vedo anche tanta gente che ha escoriazioni di vario genere, frutto di cadute, un signore anziano che colto da malore dopo l'arrivo viene portato via in ambulanza, ed una ragazza che piange dai crampi dopo essere scesa dalla bici.
Finalmente andiamo al pasta party, dove il Tommy "vince per distacco" nell'ingurgitare pasta e piadina!! Nell'uscire al parcheggio delle bici scambio due parole con due Belgi, che mi confessano essere rimasti entusiasti della manifestazione, sempre ovviamente in "perfect English"!!
Lascio l'arrivo con lo spirito leggero, ed ho la sensazione di aver fatto una buona prestazione anche se non ho visto il tempo.
La conferma l'ho avuta ieri sera leggendo i dati che vedono migliorato il tempo rispetto allo scorso anno di 36 minuti e 5 secondi, e consueguentemente la classifica che mi vede 1467° assoluto (su 5676 arrivati), contro il 2897° della passata edizione.
La prossima in programma è quella del "sogno", la Gran Fondo dell'Aprica, dove ci saranno da scalare il Gavia, il Mortirolo ed il Santa Cristina. Ho già i brividi solo a pensarci, ma se non ci saranno altri inconvenienti tipo cadute, penso che anche grazie al mio personal Trainer, arriverò a quella data in forma per portare le mie "gambine" al traguardo, vestendo in quell'occasione, la maglia del mio campione preferito, quella della Carrera (obbligatorio farlo) di Marco Pantani....
Salutoni
Sandrino
ps: per leggere il racconto breve fare riferimento a quello scritto da Mr. Sintesi qui sopra!! ;-))
Se...alla Nove Colli 2009
Se l’anno prima avevi fatto ottanta chilometri sotto un nubifragio e quest’anno ti sei fatto centotrenta chilometri con trentacinque gradi e il sol leone a ruggirti in faccia, hai un gran coraggio.
Quando corri i primi quaranta chilometri alla media dei
quaranta e arrivi in cima al Barbotto, con la media dei trenta, non vuol dire che sei andato piano, anzi!
Quando corri i primi quaranta chilometri alla media dei
Se al rifornimento del bivio tra lungo e corto riempi due borracce d’acqua freschissime e bevi quattro bicchieri di Coca Cola, vuol dire che avevi sete. Se dopo otto chilometri, in cima al monte Tiffi, ti è rimasto solo un goccio d’acqua e all’inizio del Perticara hai già finito tutto, avevi moltissima sete. Se vedi ciclisti stremati che scattano al primo angolo d’ombra, per gustarsi il lieve fresco del sottobosco, vuol dire che è un caldo boia.
Quando non vedi nessuno sorpassarti ma sei solo tu che sorpassi, la gamba sta girando bene.
Se sul passo delle Siepi scatti, prendi un gruppetto, poi un altro, poi un altro ancora, la gamba sta girando molto bene.
Se parti a tutta all’inizio del Gorolo e non smetti più fino a Savignano, alla fine dell’ultima discesa, vuol dire che ti sei gestito alla grande. Se poi in pianura tenti trenate ai quaranta, senza collaborazione dai tuoi compagni di viaggio, un po’ di rabbia sale. Quando poi, ai due ponti all’ingresso di Cesenatico, ti sorpassano pronti per la volata, un po’ preso in giro ti senti. Ma se mentre tagli il traguardo, un ragazzo si avvicina, ti ringrazia e ti fa i complimenti perché non aveva mai visto nessuno tirare così, pensi che forse non conosce Luca Laffi, ma che sicuramente ti sei divertito come un matto, disputando una grande NOVE COLLI.
Quando non vedi nessuno sorpassarti ma sei solo tu che sorpassi, la gamba sta girando bene.
Se sul passo delle Siepi scatti, prendi un gruppetto, poi un altro, poi un altro ancora, la gamba sta girando molto bene.
Se parti a tutta all’inizio del Gorolo e non smetti più fino a Savignano, alla fine dell’ultima discesa, vuol dire che ti sei gestito alla grande. Se poi in pianura tenti trenate ai quaranta, senza collaborazione dai tuoi compagni di viaggio, un po’ di rabbia sale. Quando poi, ai due ponti all’ingresso di Cesenatico, ti sorpassano pronti per la volata, un po’ preso in giro ti senti. Ma se mentre tagli il traguardo, un ragazzo si avvicina, ti ringrazia e ti fa i complimenti perché non aveva mai visto nessuno tirare così, pensi che forse non conosce Luca Laffi, ma che sicuramente ti sei divertito come un matto, disputando una grande NOVE COLLI.
Classifiche "Malini" 200 km:
355 Pasini Enrico 7:10:17 28,59
727 Gherardi Claudio 7:40:19 26,72
1459 Vecchi Andrea 8:26.26 24,29
1850 Cioni Mauro 8:55:37 22,96
2281 Dondi Massimo 9:30:06 21,58
2678 Fornaciari Fabio 10:12:54 20,07
2709 Leoni Cristian 10:17:06 19,93
2758 Messeri Gianluca 10.22:58 19,74
Classifiche "Malini" 130 km:
1467 Stagni Alessandro 4:47:31 27,55
2196 Cherella Angelo 5:06:42 25,82
3058 Tommasi Massimo 5:28:48 24,09
4512 Magnani Maurizio 6:20:34 20,81
21 maggio 2009
31 maggio: GF Città di Lugo
18 maggio 2009
Le cime di Romagna, GranFondo vera!
14 maggio 2009
Gran Fondo le Cime di Romagna
Sono stati iscritti i seguenti loschi figuri:
Margelli, Collina, Tommasi, Celeste, Pietrafesa, Pasini, Stagni, Nassetti, Scomazzon, Leoni, Cioni, Maldini.
Appuntamento domenica 17 alle 6.30 alla rotonda Biagi, di fronte alle poste.
Chi non avesse portato i 7 euro in negozio li può portare a me direttamente domenica.
Margelli, Collina, Tommasi, Celeste, Pietrafesa, Pasini, Stagni, Nassetti, Scomazzon, Leoni, Cioni, Maldini.
Appuntamento domenica 17 alle 6.30 alla rotonda Biagi, di fronte alle poste.
Chi non avesse portato i 7 euro in negozio li può portare a me direttamente domenica.
10 maggio 2009
Due Passi Matildica, fatica vera!!!
Classiche Lungo:
179 Pasini Enrico 13 4:57:41 30,67
299 Stagni Alessandro 42 5:28:54 27,71
Classica Cronoscalata Castello Carpineti:
112 Pasini Enrico 0:10:27 15,50
112 Pasini Enrico 0:10:27 15,50
317 Stagni Alessandro 0:12:37 12,85
Classifica Medio:
684 Tommasi Massimo 4:11:11 28,66
687 Maldini Aldo 4:12:19 28,54
08 maggio 2009
Un secolo di Giro


07 maggio 2009
Attenzione CONCORSONE! Gioca col Giro d'Italia
E' indetto un concorso a premi sul Giro d'Italia 2009.
Ecco le regole:
Ecco le regole:
- devi portare in negozio (Malini Cicli, via della Resistenza 13, Casalecchio di Reno) un foglio con il tuo pronostico sui primi 3 del Giro 2009, sul vincitore della classifica scalatori e su chi vincerà il maggior numero di tappe
- per partecipare al concorso devi versare 20 euro in negozio insieme al tuo pronostico; questi 20 euro ti verranno interamente rimborsati alla cena che seguirà la cronometro a coppie, valida per il Promal 2009, della sera dell'11 giugno
- i primi 20 che porteranno la quota di 20 euro e il pronostico in negozio riceveranno una tuta sportiva in omaggio!
- tra tutti i partecipanti, colui che azzeccherà il pronostico completamente o comunque ci si avvicinerà di più riceverà un premio a sorpresa la sera dell'11 giugno; a parità di pronostico azzeccato vincerà chi l'ha presentato per primo
- la data ultima per presentare il pronostico è sabato 16 maggio 2009
04 maggio 2009
AGGIORNAMENTO: 17 maggio - Gran Fondo Cime di Romagna
Ho telefonato, per iscriversi servono:
numero di tessera, nome e cognome, data di nascita.
Se lasciate questi dati a Paolo in negozio e i 7 euro per l'iscrizione entro martedi 12 maggio, poi vado io a farla mercoledi o giovedi prossimo.
Dopo quella data ognuno si deve organizzare da solo per iscriversi.
In calendario per il 17 abbiamo messo questa GF. Costa 7 euro a testa e si parte alla francese, dalle 6 alle 8 a Faenza.
I percorsi sono da 45, 97 e 146 km.
Chi è interessato? Ci si può iscrivere online oppure in un negozio a Castenaso.
Se lasciate i nomi qui sotto o in negozio, poi facciamo un'iscrizione cumulativa.
numero di tessera, nome e cognome, data di nascita.
Se lasciate questi dati a Paolo in negozio e i 7 euro per l'iscrizione entro martedi 12 maggio, poi vado io a farla mercoledi o giovedi prossimo.
Dopo quella data ognuno si deve organizzare da solo per iscriversi.
In calendario per il 17 abbiamo messo questa GF. Costa 7 euro a testa e si parte alla francese, dalle 6 alle 8 a Faenza.
I percorsi sono da 45, 97 e 146 km.
Chi è interessato? Ci si può iscrivere online oppure in un negozio a Castenaso.
Se lasciate i nomi qui sotto o in negozio, poi facciamo un'iscrizione cumulativa.
03 maggio 2009
Una Dieci Colli in sofferenza….
Prologo 1: Due settimane prima cado seriamente in bici da corsa per la prima volta nella mia vita e a parte qualche abrasione di poco conto, il responso più preoccupante è il distacco dell’articolazione della spalla destra che necessita di un tutore, con relativo dolore piuttosto forte in alcuni movimenti. Commento: ismito!!
Prologo 2: Arriva la grande vigilia, decido di dormire a casa dei miei a Zola, preparo tutte le cose che servono per il giorno dopo e quando, finalmente decido di andare a letto alle 23.30, dopo aver appena spento la luce ho una spettrale visione sotto forma di CHIP!! L’ho dimenticato a San Giorgio!! Mi alzo, prendo l’auto e corro a prenderlo….commento: ismito senza recupero!!
Il ritrovo: arrivo come sempre in largo anticipo dopo che la sveglia ha suonato alle 5.40. Mangiati come da programma i 200gr di spaghetti in bianco, esco dall’auto alla rotonda Biagi e comincio a prepararmi mentre di li a poco arriva il Tommy con la mitica signora, che per tutta la giornata gli farà da personale ristoro con panini e altre vivande di vario genere. Per me, Idolo assoluto!! Alla spicciolata arrivano anche gli altri ed il commento unanime è una vecchia canzone di Nada … ma che freddo fa!!
Il tragitto verso i giardini: Ci si ritrova anche con Bosso, Maldini e Cioni, oltre ai gia presenti Pasini, Tommasi e Leoni. Si parte in direzione dei giardini e le strade sono ancora vuote, la città è sonnecchiante e qualche raggio di sole illumina i portici di via Saragozza, regalando al nostro sguardo un colpo d’occhio di vecchia e bellissima memoria su come sia ancora affascinante la nostra Bologna.Commento:l’amore per la tua città!!
La griglia: Arrivati ai giardini ci si mette in griglia e fra il battere ripetuto dei denti per il freddo, le battute scherzose per ingannare il tempo, il Tommy espleta funzioni fisiologiche ogni cinque minuti creando ulteriore ilarità fra i presenti.Commento: paghiamo una visita urologica al ragazzo!!
La partenza: Finalmente alle 8.30 si parte, ed una fiumana di ciclisti indemoniati si riversa sui viali a velocità folle. Ad un certo punto per seguire qualche maglia amica, mi ritrovo ad osservare incredulo la velocità sul contachilometri….oltre 50 km/h. Si arriva finalmente in Val di Zena ed il gruppone si è già frammentato, segno che i battistrada stanno già facendo selezione. Cerco di stare a ruota di qualche ciclista che ha il mio passo, ma le due settimane di fermo a causa del dolore alla spalla mi fanno capire che non sarà una giornata facile, ne tantomeno divertente.Commento: se andavi al mare era meglio!!
I ragazzi della Malini: Il Potter, Cioni, Bosso ed anche altri li perdo praticamente subito dopo la partenza, forse li rivedrò all’arrivo. Durante la salita di Badolo raggiungo Mirkone e lo sprono a salire in mia compagnia, poi durante la discesa mi ritrovo anche le maglie biancoazzurre di Paone e del Gengi. Siamo sulla fondovalle, si viaggia ad andatura sostenuta, ad un certo punto mi passa un ragazzo e mi si mette davanti a tirare a 47/48Kmh. Vuole chiudere il vuoto con un gruppo che sta a circa 400mt, ma dopo qualche km, decide di mollare, e si mette a sinistra per farmi passare e dargli il cambio. A quel punto sento qualche voce dietro che mi dice di tirare, e allora ci provo, comincio a pedalare di buona lena e vedo la distanza ridursi velocemente, guardo di sfuggita lo strumento ed incredibilmente segna 51kmh…raggiungiamo il gruppone e qualcuno da dietro mi lancia elogi e ringraziamenti….rispondo dicendo che a quel punto potrei anche ritirarmi!!!Commento: ci ho pensato seriamente!!
I dieci Colli: li ho vissuti tutti con grande sofferenza, e con un po’ di timore per la paura che la spalla non mi permettesse di superarli tutti. In più, da qualche giorno ho il classico “mammone”, che non mi aiuta certo a respirare correttamente. Ma la voglia di provarci e quel maledetto orgoglio che a volte mi ha fatto fare in passato qualche scelleratezza, mi tiene attaccato al manubrio e seduto sulla sella dicendomi “non mollare”!!
Zula passa senza troppa difficoltà, è il primo, è corto, e tutto sommato con una pendenza che non fa male. Badolo si fa sentire, ma la giornata sembra migliorare ed allora il pensiero si fa leggero ed anche le gambe tutto sommato vanno su, senza particolari dolori. Mongardino dal lato Sasso Marconi non lo avevo mai affrontato prima, pensavo fosse peggio, in fondo mi sono anche divertito, e poi subito dopo lo scollina mento ho trovato una delle sorprese più belle della giornata di cui parlerò in dettaglio più avanti. Montemaggiore mi ha dato un gran gusto, difficile da affrontare ma conoscendolo l’ho dosato come un vecchio saggio, ed in cima, sono arrivato col sorriso sulle labbra perché ne conoscevo ogni curva, ogni strappo, e quindi me lo sono gustato come un bel piatto di tortellini della mamma. Zappolino è fra quelli che mi ha fatto sorridere, pendenza lieve, ben conosciuta anche questa, salire è stato facile. Tiola non la conoscevo, ma tutto sommato non mi ha impressionato più di tanto, presa con la giusta calma, arrivato in cima ho pensato semplicemente:”anche questa è andata”. Cà Bortolani invece mi ha lasciato il segno, ho fatto davvero fatica, anche perché sembrava non finire mai. Sono arrivato in cima stanco, provato e forse più di testa che di gambe. Infatti, scendendo verso Calderino, ho provato a verificare se le scorie della caduta potevano aver lasciato qualcosa nella mia testa. Morale: giù per le discesone di Monte Pastore ho fatto il vuoto dietro di me ed il motivo sta nel fatto che ho toccato la massima di tutta la mia Dieci Colli: 79.1kmh!!! Udite, udite, quel matto di Sandrino, il Savoldelli dei poveri è ancora lui!! Il secondo Mongardino è stato in parte mitigato dalla presenza di uno dei miei mentori, che voglio ringraziare pubblicamente per il supporto morale ed anche fisico visto che mi ha ceduto una delle sue prodigiose barrette al cocco che ingurgitate prima di Monte Donato hanno provocato l’effetto di cui parlerò. Grazie Lorenzo Zanarini, sei stato davvero un grandissimo a salire con me. Le Ganzole erano davvero il colle più duro a livello psicologico, e qui ho dovuto tirare fuori tutti gli attributi per affrontare le due maledette curve del tratto alberato. Fatte quelle ho cominciato a pensare che per farmi fermare mi avrebbero dovuto sparare col cannone!! Infine Monte Donato, anche se prima ci sono stati una serie di saliscendi che hanno fatto bestemmiare più di un concorrente, ma non il sottoscritto che sapeva già della loro esistenza e quindi si era ben preparato ad affrontarle per tempo. Buttata giù la barretta al cocco di Lorenzo subito dopo le Ganzole, e bevuto un po’ di sali ad ogni strappetto, ho calcolato alla perfezione il momento in cui ho ingerito l’ultimo sacchetto di zuccheri liquidi e quando ho visto il muro in mattoni dell’ultimo maledetto strappo di Monte Donato ero pronto e ben armato per affrontarlo. Ho visto davanti a me un paio di ciclisti che mettevano i piedi a terra, un paio di macchine piantarsi per non riuscire a superarli, mentre io mi sono alzato sui pedali e dentro la mia testa è scattata la sfida che aspettavo da un anno. Quello scorso lo avevo fatto salendo a zig-zag, mentre quest’anno con tanti km in più nelle gambe ce l’ho fatta tenendo una direzione rettilinea e buttando sui pedali tutta la cattiveria nervosa che avevo dentro. Quando ho sentito il beep del controllo, ho pensato che era fatta e la discesa verso i giardini è stata affrontata con la solita pazzia, alla Savoldelli. Commento: non mollare mai, brutto testone!!
L’arrivo: E’ stato bellissimo come sempre, tagliare il traguardo. Poi nelle condizioni menomate di questa edizione l’emozione che mi ha colto è stata fortissima. Al traguardo ho visto Gianluca, Andrea e Mario Pomidori, mentre ero ancora sotto l’effetto della commozione. Non so quali siano i motivi, ma quando arrivo in fondo a queste prove, mi sale fortissima un’emozione che non riesco a controllare.
Le due sorprese più belle della giornata: Il sorriso ed il bacio della mia Simonetta che mi ha accolto in campeggio una volta arrivato a Marina, ma quella più emozionante è stata senza dubbio, dopo aver svalicato per la prima volta Mongardino, essermi trovato lungo la prima discesa mio padre che mi aspettava per applaudirmi. Non era mai venuto a vedermi in passato, nemmeno quando giocavo a tennis (tranne in una finale), e trovarmelo lì, mentre applaudiva tutti coloro che passavano, è stato davvero un momento fortissimo. Dopo, mi ha seguito sino a Calderino, mentre pedalavo in gruppo, ed alla sera ha confessato di essersi divertito tantissimo. Grazie Papà, sei stato anche tu un grande in questa bellissima giornata.
Finale: Ho scritto un romanzo perché il Potter mi ha dato l’assenso dopo aver saputo che con la spalla dolorante avrei potuto anche non arrivare in fondo. Il poter scrivere questo post chilometrico è il premio della mia testardaggine nel finire la mia prima 10 Colli.
Un salutone a Tutti da Sandrino
Prologo 2: Arriva la grande vigilia, decido di dormire a casa dei miei a Zola, preparo tutte le cose che servono per il giorno dopo e quando, finalmente decido di andare a letto alle 23.30, dopo aver appena spento la luce ho una spettrale visione sotto forma di CHIP!! L’ho dimenticato a San Giorgio!! Mi alzo, prendo l’auto e corro a prenderlo….commento: ismito senza recupero!!
Il ritrovo: arrivo come sempre in largo anticipo dopo che la sveglia ha suonato alle 5.40. Mangiati come da programma i 200gr di spaghetti in bianco, esco dall’auto alla rotonda Biagi e comincio a prepararmi mentre di li a poco arriva il Tommy con la mitica signora, che per tutta la giornata gli farà da personale ristoro con panini e altre vivande di vario genere. Per me, Idolo assoluto!! Alla spicciolata arrivano anche gli altri ed il commento unanime è una vecchia canzone di Nada … ma che freddo fa!!
Il tragitto verso i giardini: Ci si ritrova anche con Bosso, Maldini e Cioni, oltre ai gia presenti Pasini, Tommasi e Leoni. Si parte in direzione dei giardini e le strade sono ancora vuote, la città è sonnecchiante e qualche raggio di sole illumina i portici di via Saragozza, regalando al nostro sguardo un colpo d’occhio di vecchia e bellissima memoria su come sia ancora affascinante la nostra Bologna.Commento:l’amore per la tua città!!
La griglia: Arrivati ai giardini ci si mette in griglia e fra il battere ripetuto dei denti per il freddo, le battute scherzose per ingannare il tempo, il Tommy espleta funzioni fisiologiche ogni cinque minuti creando ulteriore ilarità fra i presenti.Commento: paghiamo una visita urologica al ragazzo!!
La partenza: Finalmente alle 8.30 si parte, ed una fiumana di ciclisti indemoniati si riversa sui viali a velocità folle. Ad un certo punto per seguire qualche maglia amica, mi ritrovo ad osservare incredulo la velocità sul contachilometri….oltre 50 km/h. Si arriva finalmente in Val di Zena ed il gruppone si è già frammentato, segno che i battistrada stanno già facendo selezione. Cerco di stare a ruota di qualche ciclista che ha il mio passo, ma le due settimane di fermo a causa del dolore alla spalla mi fanno capire che non sarà una giornata facile, ne tantomeno divertente.Commento: se andavi al mare era meglio!!
I ragazzi della Malini: Il Potter, Cioni, Bosso ed anche altri li perdo praticamente subito dopo la partenza, forse li rivedrò all’arrivo. Durante la salita di Badolo raggiungo Mirkone e lo sprono a salire in mia compagnia, poi durante la discesa mi ritrovo anche le maglie biancoazzurre di Paone e del Gengi. Siamo sulla fondovalle, si viaggia ad andatura sostenuta, ad un certo punto mi passa un ragazzo e mi si mette davanti a tirare a 47/48Kmh. Vuole chiudere il vuoto con un gruppo che sta a circa 400mt, ma dopo qualche km, decide di mollare, e si mette a sinistra per farmi passare e dargli il cambio. A quel punto sento qualche voce dietro che mi dice di tirare, e allora ci provo, comincio a pedalare di buona lena e vedo la distanza ridursi velocemente, guardo di sfuggita lo strumento ed incredibilmente segna 51kmh…raggiungiamo il gruppone e qualcuno da dietro mi lancia elogi e ringraziamenti….rispondo dicendo che a quel punto potrei anche ritirarmi!!!Commento: ci ho pensato seriamente!!
I dieci Colli: li ho vissuti tutti con grande sofferenza, e con un po’ di timore per la paura che la spalla non mi permettesse di superarli tutti. In più, da qualche giorno ho il classico “mammone”, che non mi aiuta certo a respirare correttamente. Ma la voglia di provarci e quel maledetto orgoglio che a volte mi ha fatto fare in passato qualche scelleratezza, mi tiene attaccato al manubrio e seduto sulla sella dicendomi “non mollare”!!
Zula passa senza troppa difficoltà, è il primo, è corto, e tutto sommato con una pendenza che non fa male. Badolo si fa sentire, ma la giornata sembra migliorare ed allora il pensiero si fa leggero ed anche le gambe tutto sommato vanno su, senza particolari dolori. Mongardino dal lato Sasso Marconi non lo avevo mai affrontato prima, pensavo fosse peggio, in fondo mi sono anche divertito, e poi subito dopo lo scollina mento ho trovato una delle sorprese più belle della giornata di cui parlerò in dettaglio più avanti. Montemaggiore mi ha dato un gran gusto, difficile da affrontare ma conoscendolo l’ho dosato come un vecchio saggio, ed in cima, sono arrivato col sorriso sulle labbra perché ne conoscevo ogni curva, ogni strappo, e quindi me lo sono gustato come un bel piatto di tortellini della mamma. Zappolino è fra quelli che mi ha fatto sorridere, pendenza lieve, ben conosciuta anche questa, salire è stato facile. Tiola non la conoscevo, ma tutto sommato non mi ha impressionato più di tanto, presa con la giusta calma, arrivato in cima ho pensato semplicemente:”anche questa è andata”. Cà Bortolani invece mi ha lasciato il segno, ho fatto davvero fatica, anche perché sembrava non finire mai. Sono arrivato in cima stanco, provato e forse più di testa che di gambe. Infatti, scendendo verso Calderino, ho provato a verificare se le scorie della caduta potevano aver lasciato qualcosa nella mia testa. Morale: giù per le discesone di Monte Pastore ho fatto il vuoto dietro di me ed il motivo sta nel fatto che ho toccato la massima di tutta la mia Dieci Colli: 79.1kmh!!! Udite, udite, quel matto di Sandrino, il Savoldelli dei poveri è ancora lui!! Il secondo Mongardino è stato in parte mitigato dalla presenza di uno dei miei mentori, che voglio ringraziare pubblicamente per il supporto morale ed anche fisico visto che mi ha ceduto una delle sue prodigiose barrette al cocco che ingurgitate prima di Monte Donato hanno provocato l’effetto di cui parlerò. Grazie Lorenzo Zanarini, sei stato davvero un grandissimo a salire con me. Le Ganzole erano davvero il colle più duro a livello psicologico, e qui ho dovuto tirare fuori tutti gli attributi per affrontare le due maledette curve del tratto alberato. Fatte quelle ho cominciato a pensare che per farmi fermare mi avrebbero dovuto sparare col cannone!! Infine Monte Donato, anche se prima ci sono stati una serie di saliscendi che hanno fatto bestemmiare più di un concorrente, ma non il sottoscritto che sapeva già della loro esistenza e quindi si era ben preparato ad affrontarle per tempo. Buttata giù la barretta al cocco di Lorenzo subito dopo le Ganzole, e bevuto un po’ di sali ad ogni strappetto, ho calcolato alla perfezione il momento in cui ho ingerito l’ultimo sacchetto di zuccheri liquidi e quando ho visto il muro in mattoni dell’ultimo maledetto strappo di Monte Donato ero pronto e ben armato per affrontarlo. Ho visto davanti a me un paio di ciclisti che mettevano i piedi a terra, un paio di macchine piantarsi per non riuscire a superarli, mentre io mi sono alzato sui pedali e dentro la mia testa è scattata la sfida che aspettavo da un anno. Quello scorso lo avevo fatto salendo a zig-zag, mentre quest’anno con tanti km in più nelle gambe ce l’ho fatta tenendo una direzione rettilinea e buttando sui pedali tutta la cattiveria nervosa che avevo dentro. Quando ho sentito il beep del controllo, ho pensato che era fatta e la discesa verso i giardini è stata affrontata con la solita pazzia, alla Savoldelli. Commento: non mollare mai, brutto testone!!
L’arrivo: E’ stato bellissimo come sempre, tagliare il traguardo. Poi nelle condizioni menomate di questa edizione l’emozione che mi ha colto è stata fortissima. Al traguardo ho visto Gianluca, Andrea e Mario Pomidori, mentre ero ancora sotto l’effetto della commozione. Non so quali siano i motivi, ma quando arrivo in fondo a queste prove, mi sale fortissima un’emozione che non riesco a controllare.
Le due sorprese più belle della giornata: Il sorriso ed il bacio della mia Simonetta che mi ha accolto in campeggio una volta arrivato a Marina, ma quella più emozionante è stata senza dubbio, dopo aver svalicato per la prima volta Mongardino, essermi trovato lungo la prima discesa mio padre che mi aspettava per applaudirmi. Non era mai venuto a vedermi in passato, nemmeno quando giocavo a tennis (tranne in una finale), e trovarmelo lì, mentre applaudiva tutti coloro che passavano, è stato davvero un momento fortissimo. Dopo, mi ha seguito sino a Calderino, mentre pedalavo in gruppo, ed alla sera ha confessato di essersi divertito tantissimo. Grazie Papà, sei stato anche tu un grande in questa bellissima giornata.
Finale: Ho scritto un romanzo perché il Potter mi ha dato l’assenso dopo aver saputo che con la spalla dolorante avrei potuto anche non arrivare in fondo. Il poter scrivere questo post chilometrico è il premio della mia testardaggine nel finire la mia prima 10 Colli.
Un salutone a Tutti da Sandrino
01 maggio 2009
cinque e dieci colli 2009
Ciao agli atleti della cinque e dieci colli di oggi, complimenti a tutti....
Personalmente mi sono cimentato nella dieci evidentemente senza avere il fondo dato che oltre ad andare in bici sono andato pure a piedi sia nella prima discesa di mongardino sia al ritorno (c'era Lorenzo ad assistere e mi aveva consigliato di prendere la strada di casa), per far passare i crampi che mi hanno preso per quasi tutto il percorso. Diversi ciclisti lungo il finale avevano questo problema e questo mi consola. Però alla fine è andata stringendo un pò i denti.
ps. peccato per Mauro visto il tempo che non mi ha raggiunto....
Bella giornata tanta gente
ho visto l'ordine di arrivo che riporto, in fondo dei due percorsi due dei nostri che evidentemente sono partiti ma non arrivati ma non ne sono sicuro....
Massimo Bosso
CINQUE COLLI
A6
24
4.37.25
TREBBI CLAUDIO
DIECI COLLI
POMIDORI GIANMARIO
A3
0
0.00.00
Personalmente mi sono cimentato nella dieci evidentemente senza avere il fondo dato che oltre ad andare in bici sono andato pure a piedi sia nella prima discesa di mongardino sia al ritorno (c'era Lorenzo ad assistere e mi aveva consigliato di prendere la strada di casa), per far passare i crampi che mi hanno preso per quasi tutto il percorso. Diversi ciclisti lungo il finale avevano questo problema e questo mi consola. Però alla fine è andata stringendo un pò i denti.
ps. peccato per Mauro visto il tempo che non mi ha raggiunto....
Bella giornata tanta gente
ho visto l'ordine di arrivo che riporto, in fondo dei due percorsi due dei nostri che evidentemente sono partiti ma non arrivati ma non ne sono sicuro....
Massimo Bosso
CINQUE COLLI
Posizione | Pettorale | Cognome | Nome | PosCat | Tempo | Reale | Media |
180 | 4241 | VECCHI | ANDREA | 59 | 03:09:40 | 03:07:04 | 31,43 |
253 | 4243 | CHERELLA | ANGELO | 86 | 03:17:07 | 03:14:31 | 30,23 |
385 | 3563 | D'ELIA | ROCCO | 60 | 03:31:46 | 03:29:49 | 28,02 |
411 | 4249 | PIETRAFESA | ENRICO | 64 | 03:33:00 | 03:30:12 | 27,97 |
sub-judice | CELESTE | LORENZO | 03:40:00 | ||||
475 | 4242 | MALDINI | ALDO | 15 | 03:41:47 | 03:38:58 | 26,85 |
546 | 4248 | MERLINI | LUCIANO | 10 | 03:50:02 | 03:47:12 | 25,88 |
635 | 4385 | DUSSI | GIANLUCA | 110 | 04:01:47 | 03:58:31 | 24,65 |
671 | 4310 | LUCIDI | DOMENICO | 119 | 04:06:36 | 04:03:41 | 24,13 |
711 | 4246 | VANDELLI | DANIELE | 30 | 04:12:38 | 04:09:54 | 23,53 |
834 | 4247 | MELLONI | UGO | 24 | 04:37:25 | 04:34:41 | 21,41 |
A6
24
4.37.25
TREBBI CLAUDIO
DIECI COLLI
Posizione | Pettorale | Cognome | Nome | PosCat | Tempo | Reale | Media |
223 | 1957 | PASINI | ENRICO | 36 | 05:11:12 | 05:08:46 | 30,70 |
434 | 1723 | GHERARDI | CLAUDIO | 171 | 05:28:40 | 05:25:46 | 29,10 |
531 | 1958 | BOSSO | MASSIMO | 92 | 05:37:49 | 05:35:23 | 28,27 |
566 | 1963 | CIONI | MAURO | 128 | 05:39:47 | 05:37:17 | 28,11 |
799 | 2216 | SCOMAZZON | LUCA | 326 | 05:56:13 | 05:53:16 | 26,83 |
844 | 1960 | CONTI | LUCA | 164 | 06:00:56 | 05:57:43 | 26,50 |
1022 | 1966 | LAMBERTI | GIANLUCA | 412 | 06:17:00 | 06:14:15 | 25,33 |
1023 | 1968 | DONDI | MASSIMO | 413 | 06:17:00 | 06:14:15 | 25,33 |
1250 | 1965 | STAGNI | ALESSANDRO | 491 | 06:41:42 | 06:39:07 | 23,75 |
1336 | 1967 | TOMMASI | MASSIMO | 526 | 06:52:39 | 06:50:04 | 23,12 |
1388 | 1962 | LEONI | CHRISTIAN | 264 | 07:04:16 | 07:01:45 | 22,48 |
1467 | 1961 | FORNACCIARI | FABIO | 565 | 07:27:04 | 07:23:31 | 21,37 |
1538 | 962 | MAGNANI | MAURIZIO | 82 | 08:06:13 | 08:03:47 | 19,60 |
POMIDORI GIANMARIO
A3
0
0.00.00
Iscriviti a:
Post (Atom)