26 maggio 2009

La Nove Colli "vista" dai 130km




Inizio questo post facendo i complimenti al Potter per la prestazione nel lungo, arrivare 39° di categoria mi sembra davvero tanto, e quindi grandissimo Enrico!!!
Dopo quanto descritto dal Potter sul risveglio, con cui concordo, passiamo all'arrivo in griglia dove il sottoscritto dichiara di aver freddo, e viene subissato dagli improperi di chi, gia a quell'ora sente il caldo!!
Noi della Malini siamo quasi tutti vicini, il Tommy, Christian, Mauro, Angelo e Andrea. Gli altri che faranno il lungo o il medio sono sparsi in giro, oltre al Potter e Gherardi che hanno un pettorale basso, e quindi partono davanti.
Aspettando la partenza ci godiamo il sorgere del sole, che è sempre un momento splendido della giornata, un segno della vita che riprende il suo corso per qualcosa di nuovo che deve crescere.
Faccio amicizia con un gruppetto di Lussemburghesi, mi dicono che sono scesi in Italia in ottanta e che alla partenza sono in venti circa, poi nei giorni a venire si godranno il sole della riviera. Sono tutti piuttosto tosti fisicamente, ed infatti sino all'arrivo a Bertinoro, ai piedi della prima salita, sfrutterò la loro scia ad oltre 40kmh...
Arriva il momento della partenza, sono preoccupato per due motivi, il primo è di fare attenzione a non cadere, il secondo di capire se le gambe mi supporteranno per lo sforzo che sto per provare. Il venerdì precedente avevo provato a fare qualche salita ed avevo sofferto parecchio, e quindi ero piuttosto titubante. Dopo una ventina di km, ad una media altissima, mi rendo conto che la mia "macchina" funziona alla grande, le gambe girano in modo perfetto ed il fiato è regolare, penso che sia un buon segno. Mentre pedalo ad oltre 40khm orari raggiungo un tipo che dietro la sella espone una bandierina dell'Australia, lo affianco e gli chiedo se davvero viene da così lontano, e lui risponde di si, così mentre lo supero gli faccio i complimenti e gli auguro buona fortuna, ovviamente tutto in "perfect English"!!!
Arriviamo a Bertinoro in un amen e comincia la prima salita, sento ancora i ragazzi dietro di me e ne sono contento, poi si cerca di salire facendo lo slalom fra coloro che hanno un passo più lento, ma per fortuna quest'anno non ci si deve fermare, e questo è già un gran passo avanti.
Arrivo in cima al Polenta e noto che sia i Lussemburghesi che gli amici della Malini non ci sono più, forse attardati dal traffico di migliaia di ciclisti che pedalano come noi. Una cosa però mi convince che oggi è la giornata giusta, il fatto che sono tanti quelli che supero, e davvero pochi quelli che invece mi sopravanzano.
Dal Polenta mi fiondo alla mia solita velocità verso Fratta ed anche in questo caso il sottoscritto si diverte a superare gente sicuramente molto più prudente di un pazzo vestito di bianco con qualche scritta azzurra sulla divisa!! Ma ho bene in testa il mio obiettivo, finirla entro le cinque ore!! Inizio sin da subito a mangiare qualcosa, e credo che questo sarà il segreto di una grande giornata.
Lasciata alle spalle Fratta, arriviamo a Meldola dove la strada comincia a salire pian piano sino ad affrontare la salita vera e propria per arrivare a Pieve di Rivoschio. E' proprio all'inizio della discesa successiva che vedo davanti a me una sagoma con i colori della Pinarello Pink, e riconosco la ciclista, è la Morena, che alcuni di voi hanno visto durante un'uscita. La raggiungo, la saluto, la invito a rimanere nella mia scia, ma dopo qualche km, girandomi non c'è più e allora proseguo nella mia avventura arrivando a Linaro, ai piedi del Ciola. Mi fermo a fare rifornimento d'acqua, bevo sempre con continuità sorseggiando i sali tenendo a mente l'insegnamento di Cioni che lo scorso anno sul Fedaia mi diede, grazie ancora Mauro. E proprio mentre sono a metà del Ciola che sento dietro di me la voce dell'Ingegnere più veloce che conosco, che mi avverte di pedalare forte perchè ormai mi ha raggiunto. Decido di dargli retta e solo dopo aver scollinato il buon Mauro mi affianca, il viso è pallido, il ritmo è buono, ma la donazione di sangue fatta il sabato mattina non è stato sicuramente il miglior approccio alla gara. Nella discesa successiva, mi lancio come sempre a tutta ed il "Savoldelli dei poveri", come mi ha chiamato proprio Mauro, prende un vantaggio che servirà sulla scalata più dura del percorso medio, quel Barbotto che inizia una volta arrivati a Mercato Saraceno. Comincio a salire e sento ancora le gambe andare davvero bene, la condizione psicologica mi aiuta e la testa dice di spingere forte. Così durante la salita mi impegno in un forcing a denti stretti ed il risultato lo vedo davanti a me superando tanta gente. Ad un certo punto sento lo speaker sulla cima che incita coloro che stanno terminando l'ascesa e la forza invece di diminuire come spesso mi accade, aumenta sempre più e allora mi alzo sui pedali e vado su, sempre col mio solito ghigno sotto sforzo. Arrivato in cima sono la faccia della felicità, svalico e mi rendo conto che la giornata è proprio di quelle da scrivere nell'album dei ricordi buoni, perchè le gambe sono ancora lì che girano alla grande. Butto giù l'ultima confezione di zuccheri e mi fiondo verso Sogliano, incontrando diversi saliscendi che mi ricordano i "mangiaebevi" che precedono Monte Donato alla Dieci Colli.
Mi sento davvero bene e la cosa che mi fa crescere ancora psicologicamente è il fatto che affrontando gli strappetti, non li subisco passivamente, ma mi alzo sempre sui pedali e li aggredisco superandoli di forza. Arrivo a Borghi e comincio a cercare qualcuno che possa essermi d'aiuto nella pianura che arriverà di li a poco. Sono conscio di non essere un passista da 40kmh e quindi debbo sfruttare le doti di altri. Individuo due ragazzi di Pistoia ed un altro signore che viaggiano bene davanti a me. Li raggiungo sfruttando la maggior "pazzia" nelle discese che rimangono e quindi mi accodo. Cominciamo ad andare sulla pianura e ci organizziamo a tirare tutti. Raggiungiamo diversi gruppetti lungo la statale e qualcuno ci viene a dare una mano sino al cartello dei 10km. Sto tirando io ai 35 e dopo un bel tratto mi sposto a sinistra per far passare chi mi dovrebbe dare il cambio, ma non vedendo nessuno sopravanzare mi volto e vedo quello dietro che con la mano mi fa segno che "non ne ha più", ma il peggio è che anche quello dopo di lui fa la stessa cosa!! Decido di rimettermi davanti e sostanzialmente tiro sempre ai 36/37 per tutti i restanti km. Passiamo tanti piccoli gruppetti ma nessuno ci supera e soprattutto nessuno mi da il cambio. Bevo e cerco di respirare correttamente, cerco una posizione aerodinamica e soprattutto cerco di convincermi con la testa che ce la posso fare ad arrivare al traguardo mantenendo la media. Arrivo all'ultimo cavalcavia e mi alzo sui pedali, percorrendolo ai 30 all'ora!! C'è già qualcuno che applaude e ti incita ai bordi della strada. Queste cose mi fanno crescere l'adrenalina e la testa comincia ad andare a mille. Sento che è fatta quando vedo l'ultima curva a sinistra che immette nel lungo vialone che porta al traguardo. La gente di Romagna è davvero spettacolare, sento le grida di incoraggiamento e gli applausi che premiano la fatica di noi ciclisti. Mancano ancora 400 metri ed uno dei ragazzi che mi avevano detto di non averne più mi affianca e mi dice una cosa che mi lascia senza parole ma che apprezzo tantissimo: "visto che hai tirato tu per 10km abbiamo deciso che nessuno del gruppo ti deve superare in volata, è giusto che arrivi al traguardo per primo!!" Lo ringrazio con le lacrime agli occhi, un gesto davvero d'altri tempi!!
Arrivo, mi fermo e sono davvero tanti quelli che stavano dietro, a dire il vero rimango persino stupito di quanta gente mi sono tirato dietro!! Diversi mi vengono a dare "un cinque" e mi dicono bravo, e fra questi una ragazza che ho sentito dietro di me in alcuni momenti e che mi aveva detto in alcuni punti di non aumentare l'andatura altrimenti non ce l'avrebbe fatta.
La sensazione di quest'anno è davvero bellissima, non forte come quella dello scorso, ma diversa, forse più consapevole, e quindi con maggiore soddisfazione. Prendo la medaglia, telefono a casa per avvisare che anche questa volta le ossa sono salve, e mi metto ad aspettare i ragazzi. Incontrerò diverse persone che conosco, vedrò arrivare i Lussemburghesi, un amico con cui ero a cena il mercoledì precedente alla gara, un mio cliente ed un ragazzo che non vedevo da oltre vent'anni. Poi arriva il Tommy con il labbro superiore che sembra quello di Valeria Marini. L'ha punto una vespa nell'ultima discesa e quindi si reca al pronto soccorso. Vedo anche tanta gente che ha escoriazioni di vario genere, frutto di cadute, un signore anziano che colto da malore dopo l'arrivo viene portato via in ambulanza, ed una ragazza che piange dai crampi dopo essere scesa dalla bici.
Finalmente andiamo al pasta party, dove il Tommy "vince per distacco" nell'ingurgitare pasta e piadina!! Nell'uscire al parcheggio delle bici scambio due parole con due Belgi, che mi confessano essere rimasti entusiasti della manifestazione, sempre ovviamente in "perfect English"!!
Lascio l'arrivo con lo spirito leggero, ed ho la sensazione di aver fatto una buona prestazione anche se non ho visto il tempo.
La conferma l'ho avuta ieri sera leggendo i dati che vedono migliorato il tempo rispetto allo scorso anno di 36 minuti e 5 secondi, e consueguentemente la classifica che mi vede 1467° assoluto (su 5676 arrivati), contro il 2897° della passata edizione.
La prossima in programma è quella del "sogno", la Gran Fondo dell'Aprica, dove ci saranno da scalare il Gavia, il Mortirolo ed il Santa Cristina. Ho già i brividi solo a pensarci, ma se non ci saranno altri inconvenienti tipo cadute, penso che anche grazie al mio personal Trainer, arriverò a quella data in forma per portare le mie "gambine" al traguardo, vestendo in quell'occasione, la maglia del mio campione preferito, quella della Carrera (obbligatorio farlo) di Marco Pantani....

Salutoni
Sandrino
ps: per leggere il racconto breve fare riferimento a quello scritto da Mr. Sintesi qui sopra!! ;-))

4 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Nel leggerlo ho bruciato le zucchine, il tuo personal trainer aumenta il salario....

Sandrino ha detto...

visto il risultato che ho realizzato quest'anno alla nove colli avevo gia deciso di raddoppiartelo....son mica Sacrati io!! ;-)))
Salutoni
Sandrino

Anonimo ha detto...

ciao sandrino..tu vai io un po' meno ed ero a riprendermi in quel momento..ovviamente io pure l'ho finita in pero 6.26 azaz..dico,ma ho sofferto il caldo(forse forse preferivo la pioggia dell'anno scorso)ciaoo ragazzi..quando fate un uscita? vorrei accodarmi
Morena

Mauro ha detto...

beh domenica andiamo a Lugo a fare la GF con partenza alla francese per esempio
ciao