03 maggio 2008

Programma di Maggio


Domenica 4 Maggio
Ciclo Corsa
Ritrovo presso Malini Cicli Ore 08.30

Domenica 11 Maggio
Ciclo Corsa
7° Prova di Campionato Sociale
Giro di Aquerino
Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 07.00 automuniti,
partenza immediata per Riola di Vergato, dove si parcheggia l’auto presso la Chiesa.
Ore 08.15 partenza in Bicicletta
Rientro a Bologna per le 12.30/13.00

Domenica 18Maggio
Ciclo Corsa
Ritrovo Presso Cicli Malini ore 08.30

Giovedì 22 Maggio
Ciclo MTB 4° Prova Campionato Sociale MTB
La Notturna
Ritrovo presso Cicli Malini alle ore 20.30
Escursione in notturna di chilometri 20/25 circa
Al rientro ristoro con pizza e birra
Confermare presenza, costo € 8,00

Domenica 25 Maggio
8° Prova di Campionato Sociale
Gran Fondo Città di Lugo
www.pedalebianconero.it/Citta%20di%20Lugo%20GF/curtainLU.htm

Domenica 25 Maggio
Andiamo al giro d’Italia
Programma con partenza Venerdì 23/05/08
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 17.30 e partenza per Canazei
Cena durante il viaggio, pernottamento presso Garni Ciamorc a Canazei
Sabato 24, sveglia alle ore 08.30, colazione e partenza in bici per una bella pedalata sulle Dolomiti
Guida l’accompagnatore Collina Aureliano
Programma con partenza Sabato 24/05/08
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 18.00 e partenza per Canazei
Cena durante il viaggio, pernottamento presso Garni Ciamorc a Canazei
Programma per domenica 25/05/08
Sveglia alle ore 08.30, colazione e partenza per il Passo Pordoi
Dopo aver parcheggiato l’auto, un’escursione di circa 2ore e ½ ci porterà all’arrivo della tappa sul Passo Fedaia
Qui pianteremo una piccola tenda da supporto/magazzino, dove stiveremo:
Vino, pane, formaggi e salumi, nell’attesa dei corridori dovremo pure cibarci.
Costi:
Pernottamento e prima colazione € 30,00 a notte
Materiale di conforto € 10/15 €

Da spettatore



Monte Donato, ore 11,00 Paolo ed io ad aspettare il passaggio dei Malini Boys sul dente più ostico della 10 colli.
Ho avuto una sorta di sadismo vederli faticare, soffrire, imprecare, cercare di rispondere alle maligne battute degli spettatori, incollati al manubrio e ai pedali cercando con lo sguardo pietoso qualche buon samaritano che con una spinta li potesse allentare dalla morsa dei crampi.
Ma ragazzi, che nervoso e che invidia vedervi li con la vostra amata sfrecciare (non proprio) sulla strada. Siete stati grandi e chi non è andato come voleva potrà rifarsi il prossimo 1° maggio.
Vi mostro le foto dei due vincitori, quando riuscirò a capire come fare pubblicherò quelle che mancano.


Loris

Per chi non...,

Per chi stamattina è rimasto a letto,
Per chi sentiva ancora la “Dieci Colli” nelle gambe,
Per chi è uscito tardi,
Per chi è uscito da solo,
Per chi non è andato a Porretta,
Per chi non ha ammirato il Corno cominciare a spogliarsi dalla neve,
Per chi poi non è salito a Taviano,
Per chi non ha sentito il rumore dell’acqua scendere lungo il fiume,
Per chi non è andato a Badi,
Per chi non è sceso da Suviana,
Per chi non ha goduto dei colori dei laghi di Suviana e Pavana,
Per chi non è tornato indietro, lungo la Porrettana,
Per chi non è tornato a ruota di Laffi,
Per chi non si è fatto 140 km,
Per chi non ha fatto la media quasi dei 31 km/h,
Per chi non c’era stamattina, vale a dire per tutti,
Ci vediamo domani!

01 maggio 2008

Risultati 5-10 Colli ProMal

Pronostici rispettati sia nella "Dieci", che nella "Cinque", con le vittorie di Bosso nella "Cinque", conquistando anche un grande settimo posto di categoria, e mia (Enrico Pasini in arte Potter), nella "Dieci", nonostante la giornasta nera incontrata. Nessuno ne ha approffittato nonostante, Claudio Gherardi sia arrivato a solo 14 minuti da me. Sale sul podio anche Mauro Cioni alla sua prima partecipazione . Nella cinque invece secondo posto per Angelo Cherella, a meno di otto minuti dall'assessore, e terzo di Rocco, che ruba il podio all'imperatore delle boazze Pietrafesa, per soli 35 secondi. Ma ecco i risultati completi:
Dieci Colli:
PosizionePettorale e cognome nomePosizione di categoriaTempo e distacco
4231915 PASINI ENRICOA 3305:22:12 +1:02:36
6601911 GHERARDI CLAUDIOD 19705:36:54 +1:17:18
9871912 CIONI MAUROC 27905:56:43 +1:37:07
11081913 CONTI LUCAD 34606:05:28 +1:45:52
1427225 SELLERI STEFANOD 45106:38:23 +2:18:47
14741910 TOMMASI MASSIMOD 46306:45:04 +2:25:28
1510226 MESSERI GIANLUCAC 39706:48:22 +2:28:46

Cinque Colli:
PosizionePettorale e cognome nomePosizione di categoriaTempo e distacco
1694275 BOSSO MASSIMOE 703:09:57 +30:47
2304130 CHERELLA ANGELOC 5903:17:31 +38:21
3514400 D'ELIA ROCCOB 7103:30:23 +51:13
3594277 PIETRAFESA ENRICOD 9403:30:58 +51:49
4504129 SCRIVANO LORENZOB 8103:39:59 +1:00:49
4594126 STAGNI ALESSANDROD 12203:41:13 +1:02:04
6304236 TREBBI CLAUDIOF 3103:59:28 +1:20:19
6314127 FORNACCIARI FABIOC 12803:59:29 +1:20:19
6324191 MERLINI LUCIANOL 1703:59:31 +1:20:21
7094107 DUSSI GIANLUCAE 9004:09:52 +1:30:42
7214135 MALDINI ALDOF 3904:13:26 +1:34:17
7754237 VANDELLI DANIELEF 4404:20:37 +1:41:27
7944132 LONGHI ALBERTOA 5104:22:47 +1:43:37
7954131 SCANDELLARI DANIELEA 5204:22:48 +1:43:38
8244235 MELLONI UGOF 4604:29:43 +1:50:33

5 Colli

Evviva,
almeno sul blog arrivo primo!

Dopo essere andato a letto all'una di notte per aver giocato i quarti di finale del torneo CSI di basket,
dopo essere partiti quasi dal fondo gruppo,
dopo avere visto una ragazza in mountain bike che nulla c'entrava con la gara e che tirava il gruppo sulla Val di Zena,
dopo aver pietosamente assistito alla doppia foratura di Daniele nella discesa di Loiano,
dopo aver preso un acquazzone in discesa a causa del ritardo accumulato a cambiare due camere d'aria (senza l'inconveniente non avremmo preso nemmeno una goccia),
dopo aver tirato quasi sempre perchè dietro ormai c'era rimasta ben poca gente,
dopo aver visto la prima donna della Dieci Colli sverniciare la mia CLX in salita,
dopo essere stati presi in giro da Paolo e Loris,
dopo tanto divertimento,
abbiamo tagliato il traguardo!

Alberto

29 aprile 2008


Andiamo a vedere il giro d’Italia

Tappa del 25 maggio
Arrivo Passo Fedaia

Programma con partenza Venerdì 23/05/08
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 17.30 e partenza per Canazei
Cena durante il viaggio, pernottamento presso Garni Ciamorc a Canazei
Sabato 24, sveglia alle ore 08.30, colazione e partenza in bici per una bella pedalata sulle Dolomiti
Guida l’accompagnatore Collina Aureliano
Programma con partenza Sabato 24/05/08
Ritrovo presso Malini Cicli alle ore 18.00 e partenza per Canazei
Cena durante il viaggio, pernottamento presso Garni Ciamorc a Canazei

Programma per domenica 25/05/08
Sveglia alle ore 08.30, colazione e partenza per il Passo Pordoi
Dopo aver parcheggiato l’auto, un’escursione di circa 2ore e ½ ci porterà all’arrivo della tappa sul Passo Fedaia
Qui pianteremo una piccola tenda da supporto/magazzino, dove stiveremo:
Vino, pane, formaggi e salumi, nell’attesa dei corridori dovremo pure cibarci.

Costi:
Pernottamento e prima colazione € 30,00 a notte
Materiale di conforto € 10/15 €

Prenotazioni entro Martedì 6 Maggio con anticipo di € 40,00

27 aprile 2008

Reportage dall'appennino

Ponte del 25 Aprile: venerdì, sabato e domenica, tre giorni ideali per andare in montagna. Tre giorni giusti per andarci in bici. Giovedì approfitto del turno del mattino, finisco di lavorare alle 14, vado a casa, piatto di pasta, carico la macchina a mia moglie che mi raggiungerà la sera con il pupo (che donna meravigliosa) e alle 16 salgo in sella, direzione La Cà di Vidiciatico. Scelgo di salire dal fondovalle del Panaro, minor traffico, strada meno sconnessa e soprattutto, la salita di Montese come prima salita del giorno. Si sale da Ponte della Docciola 22 km dopo Vignola. Sono 10.5 km al 5% di pendenza media. Salita tosta i primi 5 km, non scendono mai sotto l’otto per cento, con lo strappo finale di San Giacomo già Ranocchio al 10%. Poi la salita si fa più dolce, ma sempre regolare. Nel centro del paese una fontana sgorga acqua di sorgente freschissima. Riempio le borracce e riparto subito. Scendo verso Bologna, supero l’incrocio per Maserno seguendo le indicazioni per Porretta. Arrivo dopo pochi chilometri sulla statale del passo Brasa e da qui mi dirigo verso Gaggio Montano. I primi quattro chilometri sono in leggera salita, poi 8 chilometri di bellissima discesa direzione Silla, discesa ripida che mi porta all’inizio della vecchia salita che conduce a Gaggio Montano. Da qui si sale per dieci chilometri, passando per il centro di Gaggio Montano, e la borgata di Gabba, fino ad arrivare a Querciola. Salita dolce, a meno del quattro per cento di pendenza media, ma che ti fa sempre spingere, con un chilometro nel centro di Gaggio abbastanza duro. Dopo Gabba la vista si apre su tutta la montagna, potendo così ammirare il Monte della Riva davanti, i paesi di Lizzano in Belvedere e Vidiciatico sulla sinistra e il Monte della Nuda ancora innevato. A Querciola un paio di chilometri di discesa portano a Villaggio Europa, e da qui in quattro chilometri arrivo a La Cà. La pendenza media è del 5.5 per centro, ma il primo chilometro è al sette, e dopo Vidiciatico la strada sale a strappi facendo sentire i chilometri precedenti nelle gambe. Alla fine i chilometri totali sono 92.4, percorsi in tre ore e trenta, alla media di 26,20 km/h e un dislivello di 1855 metri. Venerdì di riposo e recupero. Sabato mattina alle 6: 30 il cielo è azzurro, non c’è una nuvola, anche se la temperatura è frizzante, per non dire fredda. Il silenzio è fantastico e solo qualche animale con i suoi versi e spostamenti lo disturba, ma anche questo rumore è fantastico. Torno un'altra oretta a letto, poi mi alzo faccio colazione e alle 8. 30 sono in sella, direzione Toscana. Salgo da Cà Corrieri a La Cà, qui mi fermo e riempio le borracce alla fontana. Sgorga acqua freschissima, quasi gelata è un piacere berla. Allaccio l’antivento, indosso i manicotti e comincio a scendere. Per arrivare a Silla ci sono 18 chilometri quasi tutti di discesa, a parte due di leggera salita per arrivare a Querciola. Il freddo si sente, ma in poco più di mezz’ora sono già sulla Porrettana. Supero Porretta e il suo traffico dovuto al mercato, arrivo a Ponte della Venturina e qui al semaforo giro a destra, verso Pracchia. E’ la statale che porta al Passo dell’Oppio tutta in salita, molto leggera, con tratti in discesa e in pianura. Una strada bellissima, stretta fino a Pracchia, in mezzo al bosco. Costeggia il Reno, riempito d’acqua dalla neve sciolta e da mille cascatine con il loro scroscio inconfondibile. Non arrivo al passo, mi fermo a Ponte Petri dopo 15 chilometri al due per cento di pendenza media. Pendenza un po’ bugiarda, ci sono tratti un pochino più difficili, in cui anche il 53 è meglio non utilizzarlo, ma sicuramente è una salita molto veloce e altrettanto bella. Qui giro a sinistra verso Pistoia, cerco la deviazione per il paese di Sammomè, ma dopo 6 chilometri non si vede ancora. Mi fermo al bar del paese de “Le Piastre”, qui mi consigliano o di tornare giù e salire per Pian di Giuliano, oppure di scendere a Pistoia e salire da lì. Non so cosa fare, ma preferisco tornare giù e salire da Pian di Giuliano. Volevo fare il versante da cui salirono al Giro tre anni fa, ma alla fine sbagliando ho scoperto un percorso molto bello. La salita di “Pian di Giuliano” misura 1.5 chilometri al 6.6 per cento di pendenza media. Immersa nel bosco, anche la discesa, si attraversa la borgata di “Pian di Giuliano” e si continua a scendere. Lo spettacolo è meraviglioso, l’odore del bosco è intenso e un capriolo in lontananza osserva, mentre scendo. Scappa quando sono a poche centinaia di metri da lui. Poco dopo un bivio mi mette in panico. Se vado su arrivo a Piloni, se scendo, non lo so. Scendo e poco dopo iniziano delle case e un cartello indica che sono arrivato a Samommè. Mi rendo conto di aver sbagliato strada, anche se la meta è raggiunta. Comincio a salire verso la Porrettana e il Passo della Colina. Per arrivare sulla Porrettana sono 2.3 chilometri al 7 per cento di media abbondante. Questo è il pezzo più tenero della salita, quello che sale da Pistoia è un vero muro. Scendo al Signorino e da qui salgo al Passo della Collina, quasi sei chilometri al quattro per cento di pendenza media. Scendo per la rovinatissima strada che mi riporta sulla Porrettana e da qui, con un vento freddo contro, senza poche difficoltà arrivo a Porretta. La supero, arrivo a Silla e qui giro a sinistra, direzione Lizzano. In pratica da Silla è tutta salita, ma i primi otto chilometri sono molto leggeri, intervallati da qualche discesa e da tratti di pianura. Supero l’incrocio per Gaggio Montano e tiro dritto per Lizzano. Sulla sinistra il Corno alle scale ha ancora qualche canalone innevato. A Panigale comincia la vera salita che attraverso Lizzano e Villaggio Europa porta a Vidiciatico. Sono sei chilometri e mezzo al quasi, cinque per cento di pendenza media. Da Vidiciatico, invece di continuare a salire, scendo nuovamente verso Querciola-Fanano, e dopo un chilometro, poco più, giro a sinistra per una stradina in mezzo al bosco, che senza segnalazioni conduce a Farnè. Da Farnè è tutta salita fino a casa. Molto bella tra faggi, castagni e tipiche case di montagne. Dopo 2.3 chilometri, al 7.4 per cento di pendenza media, arrivo a casa stanco, ma con le gambe non sfiancate dalla fatica. Un bel giro di 114 chilometri, affrontato in quattro ore e ventitre minuti, alla media dei 26, ma soprattutto con 2133 metri di dislivello nelle gambe. Domenica ritorno in macchina, dovuto ad un bel raffreddore di mia moglie. Comunque due bei giri, che Preparano bene alla “Dieci colli” di giovedì.
Per vedere i percorsi e le foto vai su.http://enricopasini.blogspot.com/

la settimana decisiva

Inizia la settimana della Dieci Colli. Oggi giro di rifinitura, e nelle mie intenzioni ci sono 60-70 km a ritmo blando, non di più.
Ci sono quasi riuscito, alla fine saranno una novantina con poca salita (San Dalmazio fatta col contagiri) in compagnia di Loris Margelli, mentre il resto del gruppo tiene un ritmo più alto e rientra alle solite velocità da treno in corsa.
Le domande sono: dove sono finiti Sandrino e Massimo Tommasi che, pur essendosi iscritti, negli ultimi giorni non si sono visti? preparazione differenziata? alimentazione controllata? training autogeno?
E Potter, con la scusa del ponte in montagna, sicuramente ha fatto allenamento specifico in altura e salterà di 10 colli come fossero semplici boazze.
E il Pietrafesa, sempre più in palla, darà dimostrazione di classe cristallina come al solito?
E Bosso riuscirà a trattenersi dal mettersi in testa al gruppo e inseguire chiunque gli si pari davanti?
E Gengi che non si è iscritto per non rubare il primo posto Promal a Potter?
E l'altro Mauro, che dai e dai è sempre li e potrebbe essere l'outsider?
E Cella e Walter, faranno vedere che l'esperienza vale più di mille allenamenti?

Ormai ci siamo...

25 aprile 2008

giro del 25 aprile

Oggi giro preparatorio per la Dieci Colli di giovedi prossimo. Il gruppo è abbastanza folto, con il ritorno di Cella.
Come ultimamente capita spesso, si parte direzione San Lazzaro e su per la val di Zena. Subito raggiungiamo un foltissimo gruppo di altri ciclisti che salgono ad andatura inferiore alla nostra, ma stranamente ci accodiamo senza proferire parola accettando di buon grado la velocità non elevata. Buono cosi, si riesce a chiaccherare, si fa un pò di fondo e non ci si ammazza.
A 3 km dal bivio per Quinzano l'andatura inevitabilmente sale e il gruppo si fraziona, con il solito Bosso e Mirko davanti a tirare portandosi dietro me medesimo e altri 4-5 ciclisti di altri gruppi.
Noi andiamo su per Barbarolo, dove ognuno sale col suo passo. Manco a dirlo, primi Luca, Lorenzo e Bosso, poi io e il resto del plotone.
Giu per Pianoro, e ritorno via Pian di Macina, Sasso Marconi, Mongardino e Calderino.
Alla fine 95 buoni km allenanti, alla media dei 28 abbondanti.
Domenica, almeno per me, ultima pedalata, spero non dura, in attesa di giovedi.
Il mio obiettivo è concludere i 158 km della Dieci Colli di quest'anno senza troppi danni.

24 aprile 2008

I have a dream....

Buonasera a Tutti Voi,
ebbene si, anche "io ho un sogno" come disse Martin Luther King durante il suo famoso discorso.
Partecipare alla Gran Fondo intitolata al ciclista che più mi ha emozionato anche quando in bicicletta nemmeno andavo...Marco Pantani!
Quando ero un ragazzino avevo i compagni di classe che andavano in bici (nella Ceretolese) e ricordo che i campioni dell'epoca erano i Roger De Vlaeminck, Bitossi, Marino Basso, Eddie Merckx e soprattutto i Felice Gimondi. Poi sono venuti i Moser, Saronni, Hinault, Chiappucci e Indurain.
Ma colui che mi ha colpito più di ogni altro, colui che mi ha fatto ripensare al ciclista del passato, al Coppi di cui mio padre era tifoso (e come terzo nome in Chiesa mi fece mettere proprio Fausto, come l'airone) è stato proprio lui, il Marchino di Cesenatico, con la sua faccia piena di sofferenza, con le orecchie a sventola e con quella pelata che faceva meraviglia, vista la giovane età.
Ma le sue imprese, e soprattutto le sue sofferenze hanno trovato in me, un suo grande estimatore, come per il Valentino delle due ruote motorizzate, talenti unici e difficilmente irripetibili.
Ma veniamo al dunque, ed al mio sogno!!
Cerco qualcuno che si aggreghi al sottoscritto per partecipare il 22 giugno alla Gran Fondo Marco Pantani dell'Aprica.Si tratta di un percorso che prevede (quello medio) la scalata dei passi Gavia e Mortirolo per un totale di 152km.Il costo dell'iscrizione è di 35 Euro.
Per quanto mi riguarda, se trovo anche solo un compagno di viaggio, metto a disposizione l'auto con annessi e connessi, compreso il portabici!!Si tratta quindi di trovare una camera per dormire la notte del sabato.Se qualcuno di voi fosse interessato mi faccia sapere.
Per tutte le informazioni sulla manifestazione allego il link dell'organizzazione.
Salutoni
Sandrino

21 aprile 2008

Prenotazioni Giro d'Italia

Allora abbiamo pensato a questa soluzione: andiamo a dormire a Canazei, in modo che il giorno dopo siamo comodi ad andare su al Fedaia. L'idea è domenica di andare a vedere la tappa senza portarsi le bici, perchè tra zaini, damigiane di vino, salami e fustini d'acqua da riportare pieni diventa un casino.
Un preventivo buono è il Garni Ciamorc a Canazei (purtroppo non ha il sito), vicino alla cabinovia, 30 euro a notte a persona con prima colazione, in doppia con doccia.
Per mangiare la sera si andrà in qualche pizzeria nei dintorni.
Entro sabato 3 maggio lasciare in negozio da Paolo i nominativi di chi viene, quante notti vuole fare (solo sabato 24 o anche venerdi 23 per approfittarne e fare un bel giro in bici) e i soldini.
Dopo tale data non sarà possibile assicurare il posto.

Altre foto di Russi

su http://picasaweb.google.it/mauro.cioni/Russi20Aprile2008 c'è qualche altra foto di Russi, tra qui un paio di scatti della serie "do la mano a un vecchio amico".

Qui a destra Massimo esprime la sua opinione sulle salite appena percorse,
mentre a fianco un mio scatto di Potter in evidente crisi in salita...ho fatto in tempo ad arrivare in cima, prendere fuori la macchina fotografica, firmare 2 autografi, montare la lampada al magnesio ed Enrico era ancora sui pedali...

20 aprile 2008

Granfondo della strada dei vini e dei sapori-Russi

C’era grande curiosità, un pò per tutti, oggi al ritrovo, per questa nuova esperienza della “Granfondo della strada dei vini e dei sapori” e devo dire che è stata ben appagata.La giornata è iniziata presto, il ritrovo era previsto alle 6:15, 6:30 al parcheggio della rotonda Biagi, tutti si sono presentati puntuali, ma sul pian bello, inspiegabilmente, Aureliano è tornato a casa, lasciandoci tutti a bocca aperta e tornando dopo 10 minuti decisamente dimagrito. Nonostante ciò siamo riusciti a partire secondo la tabella di marcia, tutti in fila in autostrada, destinazione Russi. Il buon Sandrino intanto, arrivato prima ci ha ritirato i fogli di via e ci aspettato alla partenza. Parcheggiamo subito fuori il paese, ci cambiamo e proprio mentre stiamo per salire in sella arriva un signore, che scusandosi chiede di spostare le macchine, perché anche se non c’è scritto, il parcheggio è privato. Poiché noi siamo dei signori, chi aveva il mezzo si sposta poco più là, nella zona industriale, ma la prossima volta il signore scrive “privato”, se no le macchine restano lì. Risolto il disguido, finalmente arriviamo alla partenza, dove Sandrino, congelato, ci consegna o almeno ci prova, i fogli di via. Per chi è abituato, come me, alle granfondo suddivise in griglie, questa novità della partenza alla francese è piacevolissima. Nessun’attesa, nessuna tensione prima del via, arrivi, timbri e parti. Mi chiedo perché non si possa fare così alle granfondo competitive, con classifica e con il chip. Intanto che faccio questa riflessione partiamo, i primi 30 km sono di completa pianura, tra peschi, albicocchi e viti più o meno coltivate. L’affrontiamo a ritmo blando, raggruppando alla nostra ruota un folto gruppo di ciclisti. Arriviamo alla prima salita, Sabbioni, strada perfetta, asfaltata di nuovo, una rarità per la Romagna. Bosso naturalmente alza il ritmo, ma tutto il gruppo gli risponde bene, rimanendo compatto. Anche la seconda salita è bella e non presenta grosse difficoltà, qui ci frastagliamo un pochino, ma in pianura ci ricompattiamo subito e Alberto dalle retrovie arriva con un treno di altri giovini, che ai 40 km/h ci porta a Castrocaro. Per fortuna dovevamo farla tranquilla! Sempre per fortuna ecco a Castrocaro il primo ristoro. Il vero motivo di questa granfondo. Sono, infatti famosi i ristori di queste cicloturistiche e anche questo non fa mancare le attese. Crostate, frutta, The, sali e coca cola ci sfamano e dissetano in volontà. L’unico assente è il vino. E’ la strada dei vini e dei sapori strano che non ci sia. Aspettiamo i prossimi ristori e partiamo subito per l’asperità successiva. Il Volture 1,8 km. pendenza media 8,5 %, è così che recita il cartello. Salita bella, un vero e proprio muro delle Fiandre, manca il pavè ma l’asfalto, qui è degno di tutta la Romagna, non ne fa sentire la mancanza. Ci avviciniamo sempre più a Predappio e Bosso comincia a vedere i fantasmi. Si mette a ruota e non si fa vedere, si nasconde, anche nella salita prima del paese del Duce. A Predappio esce solo all’inizio della salita fuori del paese, che porta a Predappio alta. Una bella salita, che affrontiamo tutti insieme, fino a metà poi, Laffi e io acceleriamo e lasciamo il gruppo che aspetteremo su in cima. Qui rapida discesa e subito inizia l’ultima salita, Monte Maggiore, che è la più lunga, 5,5 km e che per fortuna non è come la nostra salita omonima, che divide Monteveglio da Monte San Pietro. Ci aspettiamo tutti in fondo alla discesa, in cima il ristoro è preso d’assalto da centinaia di ciclisti affamati e tra questi anche noi. Purtroppo alla fine il vino non si è visto in nessun ristoro, unica pecca di questa Granfondo! Ultimi 40 km, tutti in pianura e con falsipiani in discesa. Enrico Pietrafesa suggerisce di tornare tranquilli, 30, 33 km/h e Laffi lo ascolta. Si mette davanti e come Locomotiva Umana tira a testa bassa ai 50 km/h e mai sotto i 38 km/h, nei tratti più ventosi. Arriviamo a Russi in un’ora, forse meno, contenti di questa bella esperienza e desiderosi di affrontarne un’altra, anche se la prossima sarà la “Dieci Colli”, le salite di casa ci aspettano, e noi stiamo arrivando. http://picasaweb.google.com/EnricoPasini81/GranfondoDeiViniEDeiSaporiDiRussi