26 gennaio 2008

Da San Luca a Zappolino

Sabato 26 Gennaio, giretto sotto il sole…
Ci si ritrova alle 9,00 in negozio da Paolo, che a quell’ora è gia all’opera nel realizzare le special e sistemare quelle già usate (a volte usurate!!). Io arrivo con un po’ d’anticipo, e come sempre ricompongo la bici che avevo sistemato nel bagagliaio dell’auto. La temperatura è un po’ rigida, circa 2°, ma la giornata è splendida. Dopo qualche minuto arriva Enrico Pasini e penso che altri si aggregheranno al giretto. Comprendo quasi subito che non sarà così e quindi ci si sistema sul sellino e si parte in direzione S.Luca.
Decidiamo di prenderla con calma e cominciamo a salire sulle prime rampe di Casaglia, e cosa che rilevo quasi subito, una acquisita facilità nel salire che a ottobre non avevo, sembra per me incredibile, ma evidentemente l’allenamento, conta davvero!
La salita mi sembra così meno ripida sino a poche centinaia di metri dal Colle della Guardia, dove c’è uno strappo davvero impegnativo (almeno per il sottoscritto) e mi devo impegnare a fondo per non scendere dai pedali , mentre Enrico innesta la quinta e sale come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.
Arrivato in cima, dove, quando ero piccino, c’erano le bancarelle che vendevano croccanti e zucchero filato, trovo “il ragazzo” che controlla il telefonino, l’ansia per l’attesa dell’erede che sta arrivando è comprensibile. A proposito, un grande augurio al futuro papà!!
Scendiamo dalle Orfanelle, seguo il mio compagno stando a debita distanza, e ad un certo momento esce una Punto dal lato destro che mi costringe a frenare in modo piuttosto energico; la mia Wilier s’intraversa e per poco non faccio un bel volo!! Anche in questo caso devo ringraziare il mio passato da motociclista.
Una volta arrivati in fondo decidiamo di andare verso Lavino di Mezzo, percorrendo lo “stradone” e costeggiando la grande gigantografia di Casey Stoner, fresco vincitore del titolo mondiale di motociclismo.
Arrivati a Lavino giriamo a sinistra e ci immettiamo per la strada di Tombe, luogo di future sfide per i soci del Malini club. Ci ritroviamo quindi a Ponte Ronca e giriamo a destra sulla Bazzanese, obiettivo dichiarato: Zappolino!!
Proseguiamo quindi sulla Bazzanese, poi alla Muffa si devia a sinistra dove ci superano due ciclisti che mostrano due gambe impressionanti che notiamo entrambi. Ad Enrico, uno dei due, pare un professionista, ma non ricorda di chi si possa trattare.
Arrivati al bivio per Castelletto di Serravalle, giriamo a sinistra e la strada a quel punto comincia a salire, non in modo violento, ma per le mie “gambette” da neofita, la fatica si comincia a sentire.
Enrico mi saluta, sale leggerissimo sui pedali e lo vedo al primo tornante addirittura scattare, mentre il sottoscritto ricorda di avere la macchina a San Biagio e pensa che un po’ di energie serviranno per il ritorno.
Ci ritroviamo al centro del paesino, mangiamo entrambi una tavoletta, ci si “abbevera” per mandare giù il boccone e si riparte per la strada che ci riporterà a Crespellano. Tolgo il passamontagna perché nel frattempo la temperatura è diventata accettabile, il termometro segna circa 10°.
Arriviamo di nuovo sulla Bazzanese ad un buon passo, sempre dettato nei ritmi da Enrico a cui non riesco mai a dare il cambio, per farlo dovrei piazzare sull’albero anteriore un Solex.
Proseguiamo sino ad arrivare a Ponte Ronca dove il missile umano che mi precede si gira e mi pone una domanda che psicologicamente mi uccide: andiamo da San Lorenzo, Mongardino e così facendo arriviamo da Paolo? Dalla mia espressione Enrico capisce che non vale la pena insistere, si va avanti sulla Bazzanese!
Giungiamo così a San Biagio dove il mio amico di pedalata mi saluta e mi preannuncia il percorso che lo porterà a casa, proprio quel Mongardino e San Lorenzo che voleva affrontare in mia compagnia. Chiuderà il “giretto” con 120Km, segnalati via sms successivamente, mentre per il sottoscritto sono 77Km, quando il piede tocca l’asfalto davanti al negozio del “Boss”.
Coda del giretto che ritengo divertente. Arrivo a casa, faccio la doccia, mangio, sto per sedermi al computer per scrivere questo contributo, ma arriva la mia compagna che con uno dei suoi sorrisi mi chiede di andare a fare una passeggiata a piedi lungo la campagna di San Giorgio. Provo a mediare ed alla fine ottengo di farne una in mountain bike. Risultato, altri 15km, in relax questa volta, ma pur sempre pedalati. Saluto tutti coloro che domani si cimenteranno sulla beneamata due ruote, io vi penserò dal PalaMalaguti, mentre su Punto Radio racconterò le vicende della Virtus. Un saluto al mio compagno d’avventura di oggi, Fortitudino, con cui abbiamo anche parlato di basket durante la pedalata.


Sandrino

4 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

bell'articolo, ti sei rovinato la reputazione alla fine, era meglio se dicevi che dovevi andare a un battesimo o una cresima o da qualsiasi altra parte ma non al Palamer.....................

Anonimo ha detto...

Eddai su, non è così grave, era peggio se tenevo per Pesaro....
E poi tu, hai sempre la soddisfazione di poter "legnare" a tuo piacimento un Virtussino sui pedali!!
pensa che sulla bici volevo mettere un bell'adesivino con una V-nera, poi ho desistito, è troppo bella senza "taccarelli" come dice il mio amico di Cattolica.
Comunque io non sono integralista, come hai potuto vedere, ho gia comprato parecchie cose del club, che sono tutte bianche e azzurre (per fortuna che almeno non sono biancoblu!!) ;-))
Salutoni e buona passeggiata per domani..se vinciamo ti mando un sms!!
Sandrino

Mauro ha detto...

grande, la pattuglia dei redattori si allarga.
se mi fai avere l'indirizzo di mail ti aggiungo agli autori cosi puoi scrivere direttamente col tuo nome

Anonimo ha detto...

Ciao Mauro,
sino a qualche anno fa, scrivevo di basket su una rivista online, sotto pseudonimo naturalmente. I dilettanti come il sottoscritto non amano mettere alla gogna il proprio nome!! ;-))
Per la mia mail, non sapendo come mandartela te la inserisco qui di seguito: sandrinoshark@libero.it
Ho visto nel tuo profilo che anche a te piace il basket, sei dalla parte di Enrico, oppure segui le gesta della squadra con la V sul petto?
Salutoni
Sandrino