20 gennaio 2008

Gabbiano - Monzuno, 20 gennaio 2008

Il gruppo si sta rinfoltendo, stamattina siamo partiti in una ventina, con il ritorno di diversi desaparecidos.
Si parte per la porrettana e a Sasso si va su per la val di Setta, quasi completamente all'ombra e abbastanza fredda, nonostante la giornata sia gradevole e il sole ci faccia sperare bene.
Andatura molto tranquilla, ma prima dei Cinque Cerri un gruppo concorrente ci supera. Non illudetevi, eravamo noi ad andare proprio piano!
Comunque momento di perplessità, poi Bosso proprio non resiste e si attacca alle calcagna di chi ha osato tanto; questi però appena sentita la sfida girano su per Badolo, cosi non vale!
L'andatura rimane tranquilla, poi a Rioveggio si decide di salire per Gabbiano, e qualcuno decide invece di proseguire verso Lagaro. Dove siete finiti?
Nel salire la temperatura si fa gradevole e il gruppo si sgrana, perchè in questo periodo le differenze di forma sono molto accentuate.
Con la scusa della foto Paolo guadagna metri preziosi, mentre il solito Massimo si mette in testa; gli altri salgono come possono, ed Enrico Pasini si ricorda che il testosterone è in effetti anche un anabolizzante e utilizza la sua riserva di diversi mesi per rincorrere Bosso.
Al traguardo volante di Gabbiano arrivano nell'ordine Bosso insieme ad Enrico nell'ordine Enrico Pasini, Bosso, Mauro, Mirco, Enrico Pietrafesa (il cui stato di forma sta evidentemente crescendo, sarà un osso duro quest'anno) e il resto del plotone.
Via per Monzuno (con la strada ghiacciata in diverse curve) e poi discesona verso Vado dove emergono le doti di spericolato Salvoldelli dei poveri di Sandrino.
Buon passo fino a casa, ma dopo Sasso accade l'irreparabile: qualche maglia di un altro gruppo ci fa l'onta di superarci, e da li è bagarre pura.
Bosso, Pietrafesa, Enrico Pasini, io, Mirco e gli altri si gettano all'inseguimento, sorpassi e controsorpassi, tirate esagerate e cambi tattici fino a Pontecchio, dove se possibile le cose si fanno ancora più dure.
Qualche parola non proprio amichevole e addirittura il tentativo di spallate per conquistare posizioni e affrontare il strappo delle boazze in testa, ma niente da fare.
Il gruppo Malini domina ancora una volta con Bosso, Pasini e Pietrafesa Pasini, Bosso e Pietrafesa che arrivano nei primi 3 posti del traguardo volante di San Biagio a tenere alto l'onore del club.
Alla fine circa 70 km, con 650 metri di dislivello affrontati alla media dei 26.
Bel giro

4 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Mauro guarda che le riserve di testosterone(che sono poi quelle che Loris non usa più!!)non servono mica ad arrivare secondo.Sia a gabbiano che sullo strappo della bovazza sono arrivato primo l'unico è lo strappo prima di sasso li Bosso mi ha fregato(sono pirla io partito troppo presto)

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!
Dite che in discesa ho esagerato?
Può darsi, ma l'essere stato un ex motociclista un pò spericolato, forse mi ha lasciato qualcosa in eredità! Devo dire che fare i 70 in discesa sulla bici è fantastico, mi sembrava di stare su un cinquantino, le pieghe che ho fatto in un paio di curve mi han dato un gusto che credevo non avrei mai più provato! Riguardo al Savoldelli dei poveri, ringrazio moltissimo, troppo buono, accostarmi ad un ciclista di quel rango...vorrà dire che alla gara dei rulli verrò col completino adatto...
Ieri gran giro, bellissimo il panorama che si poteva ammirare lungo la parte finale della salita a Gabbiano, con le cime innevate. La fatica della salita è stata ripagata in pieno dalla "cartolina" ammirata nonostante il fisico fosse in debito d'ossigeno in quel momento.
Sulla bagarre finale non metto parola, ad un certo punto ho pensato che qualcuno avesse dimenticato il gas aperto a casa e avesse deciso di andarlo a chiudere urgentemente. Arrivato a Pontecchio mi si è offuscata la vista ed ho pensato bene di aspettare Paolo e Aureliano con cui ho terminato il giro.
Complimenti vivissimi ai ragazzi che hanno piazzato lo sprint finale, e tenuto alto il nome del Club.
Una domanda?
Ma Enrico Pasini, arrivati a San Biagio, ha preso la via della montagna per tornare a casa?
salutoni a tutti e ci si vede domenica prossima se il tempo sarà clemente...
Sandrino

Enrico Pasini ha detto...

No no gli ultimi 20 kilometri con tutti quelli scatti mi hanno distrutto anche, sono tornato a casa pianino pianino e mi sono accontentato dei 90 km.se tornavamo un pò più piano magari potevo pensare a un san lorenzo pr fare un centello ma Domenica era troppo.

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico,
il fatto che tu dica che tutti gli scatti fatti nel ritorno ti hanno distrutto mi da un pò di serenità e speranza, se non altro sto uscendo con esseri umani e non con extraterrestri!!! ;-)))
Però ti garantisco che avrei scommesso sul tuo tragitto montanaro...
Salutoni
Sandrino