le uscite, gli eventi, le foto di un gruppo di appassionati di strada e MTB di Casalecchio di Reno
18 settembre 2008
Chi viene al mare?
13 settembre 2008
Pochi chilometri, in tanta salita

10 settembre 2008
Raccolta materiale 2008
Domenica 21 Settembre 2008
Al mare in Bicicletta
Programma Ciclisti
Ore 08.00 Partenza presso Cicli Malini
Ore 12.00 Arrivo al Ristorante
Km 120 circa
Possibilità di Rinfrescarsi presso il Bagno Internazionale:
Con doccia a Gettoni (€ 1)
Direttamente in Mare (Gratis)
Programma Accompagnatori
Partenza presso Cicli Malini ore 10.00
Arrivo a Cesenatico alle ore 11.15 circa
Rientro previsto per le ore 16,00
Ore 13 Pranzo presso:
Ristorante Punta Nord
Via Cavour 12 (Cesenatico)
Menù Completo:
Antipasti
Delizie di mare fredde
Vongole alla marinara
Seppie in Guazzetto
Cozze alla Tarantina
Primi Piatti
Risotto alla marinara
Strozzapreti mare e monti
Tagliolini Caserecci alle Canocchie
Sorbetto
Secondi Piatti
Gran grigliata dell’Adriatico
Fritto misto con contorno
Dessert Punta Nord
Acqua Vino abbinato e Caffé
Prenotazioni con Saldo (€ 55,00) entro il 13/09/08
08 settembre 2008
Pantanissima...presente!
Ieri, 7 settembre era in programma la Gran Fondo intitolata al Pirata e Sandrino non poteva mancare a questo primo appuntamento organizzato direttamente dalla Fondazione Pantani e da tutti coloro che lo hanno visto crescere e diventare il Campione che ricordiamo.
Sveglia alle 4,20 convinto che la gara parta alle 6,15 (partirà alle 7,30) e parcheggio vicino alla sede del museo alle 5,15 che di fatto è ancora chiuso, ovviamente! Ma i colpi di "becchisia" del Sandrino sono diversi, infatti senza notarlo, monto la ruota anteriore al contrario (infatti per tutta la gara il contakm non funzionerà!!) e mi presento davanti al museo che nel frattempo vede arrivare i primi addetti che mi guardano come fossi un matto (avrei fatto la stessa cosa al loro posto!!). Arriva anche il papà di Marco che vedendomi mi viene a salutare e mi chiede come mai io sia così in anticipo....ma la gara non parte alle 6,15? Nooo, alle 7,30!! Benessum!!!
Il padre si mette a ridere, mi da una pacca sulla spalla mentre gli dico: "se non altro posso dire di essere arrivato primo, qui al ritrovo!!"
Finalmente alle 7,30 danno il via ed i 350 partecipanti circa, cominciano a pedalare verso Sorrivoli dove ci attende il primo colle da scalare. In partenza ho fatto amicizia con 2 ragazzi che dichiarano di voler fare il percorso corto e di non avere velleità di vittoria, perciò decidiamo di farla insieme. Infatti stiamo nello stesso gruppo sino a Calisese dove la strada inizia a salire.

Comincio senza accorgemene a scalare posizioni nel gruppo di circa 30 corridori e quando la strada aumenta progressivamente mi ritrovo in testa al gruppo seppur tenendo la mia andatura controllata guardando il cardio che ora uso in modo regolare grazie alle indicazioni di Mauro Cioni e al libro di Lance Armstrong. Dopo circa un km mi giro e con grande stupore non vedo nessuno dietro di me!! mah!!!
Salgo sempre del mio passo, poi giunto a Sorrivoli (245m), vedo davanti a me un altro gruppo e decido di accodarmi per sfruttarne la scia quando arriveremo in pianura. Saliamo insieme sino a Montevecchio (450m) dove scolliniamo e puntiamo le ruote della bici verso Borello. Dalla località appena citata ci dirigiamo in leggera salita verso Mercato Saraceno dove ci aspetta il Ciola, che arriva a 513m con una salita che mi piace tantissimo e che inizio con calma salvo poi aumentare il ritmo verso la fine ripetendo la situazione della prima ascesa. Infatti scollino solo, e comincio a pensare che gli allenamenti col mio personale Tutor, il Potter, stiano dando i loro frutti. Sento le gambe rispondere ed allora mi lancio verso Linaro e poi di nuovo a Borello a tutta velocità sfruttando la discesa. Ad un certo punto esagero nella velocità ed in una curva faccio il "dritto" e finisco sulla ghiaia di una stradina di accesso di una casa. Un pò di spavento e nulla più, riprendo la discesa cercando di fare attenzione, poi all'arrivo scoprirò che quella curva ha mietuto altre vittime!!
Giunto a Borello, raggiungo un altro gruppetto di 6 corridori fra cui una donna col marito che gli fa da gregario, bravissimo e soprattutto paziente, tanto paziente. Cominciamo a salire ed anche in questo caso le gambe vanno alla grande e mi ritrovo in cima a Montevecchio ancora da solo a sorseggiare una bottiglietta d'acqua al ristoro. Decido di scendere da solo, anche se mancano ancora 27km all'arrivo. Infatti mi ritrovo dopo la discesa a "tirare" da solo e la cosa si rivela alquanto poco redditizia. Fortunatamente a 10km dalla fine vengo raggiunto dalla coppia di prima e da un altro ragazzo che tira come un forsennato. Scherzando gli confesso che li aspettavo e li ringrazio di avermi raggiunto. Filiamo sino a Cesenatico a gran velocità e giunti ad un km dallo striscione mi metto a tirare io cercando di portare i miei compagni al traguardo. Ci riesco a metà, nel senso che arrivo allo striscione e gli altri sono dietro leggermente staccati, ma le strette di mano successive ed i complimenti reciproci sono sinceri e pieni di soddisfazione per entrambi.
Il risultato dell'unico "Maliniano" presente è il seguente:
su 181 arrivati nel percorso medio mi sono piazzato 67° assoluto e 7° nella mia categoria di appartenenza. Ho percorso i 106km in 4:04:03 alla media di oltre 26kmh.
Piccola nota: al 64° posto si è classificato un "certo" Roberto Conti classe 1964 (un anno più giovame del sottoscritto) passista scalatore che Voi conoscete per essere stato gregario di Marco negli anni d'oro. Conti è arrivato in 3:58:57!!!
Penso di poter essere soddisfatto della mia prestazione, e per questo vorrei ringraziare tutti Voi che mi avete aiutato a capire come andare in bicicletta, mi avete dato tantissimi consigli e insegnato tante cose che mi hanno aiutato tantissimo nel sentirmi a mio agio su un mezzo che solo un anno fa nemmeno conoscevo. Grazie davvero di cuore, e arrivederci alla prossima uscita.
Sandrino
31 agosto 2008
UNA LUNGHISSIMA ESTATE
Me la ricorderò per un pezzo questa estate del 2008. Anche quando il ginocchio avrà finito di sfiammarsi e le croste delle vesciche apertesi nel sottosella si saran tutte staccate, continuerò a sognarla. Ormai son dieci giorni che ho terminato la 1001 MIGLIA, "la più lunga randonnée d'Europa" per dirla con il linguaggio promozionale dell'organizzatore. Non so che cosa mi lascierà, nel tempo, questa esperienza densissima, meravigliosa e raccapricciante assieme. Non ho ancora avuto il tempo di fissare i ricordi ed elaborare le emozioni di questa cavalcata contro il tempo lunga 1608 km, in giro per mezza Italia. Troppo diversa dalla Parigi-Brest-Parigi che ho affrontato l'anno scorso: in Francia la tradizione di una manifestazione ultrasecolare, il numero impressionante dei partecipanti (5300), l'entusiasmo e l'appoggio fattivo delle persone lungo tutto il percorso, l'estremo rispetto degli automobilisti, ma anche la pioggia implacabile per quattro giorni. In Italia un'organizzazione presuntuosa ma in alcune circostanze assai carente, 200 partecipanti in tutto che pedalavano anonimi e dispersi sfidando l'idiozia e l'alterazione psicotropica di molti automobilisti; però lo spettacolo di tanti luoghi attraversati, in grado di allentare per molte ore la morsa della fatica bestiale, il sole e il caldo per cinque interminabili giorni.
29 agosto 2008
Hai presente quella strada...
Quel "su di là" è Via Amola, è la stradina che dall'incrocio per Calderino sale in mezzo dritta verso la collina.
Ieri sera per curiosità ho provato a salire di li. Dico subito che la salita non è lunga, d'altronde la quota massima del crinale è 350 metri quindi difficile trovare delle rampe di chilometri e chilometri.
Fatto sta che questa simpatica stradozza parte subito dura, e nei primi 1100 metri sale di 160, quindi facendo i calcoli la pendenza media supera il 14.5%; tenendo conto che ci sono brevi tratti in cui si "respira", con pendenze attorno al 10%, vuol dire che in alcuni punti si arriva al 18-19% senza problemi.

Vabbè, tanto è breve, e si tiene duro. Il secondo tratto è un po' più potabile, e prima di arrivare a una piccola discesa, la strada fatta è di 1600 metri salendo di 200 con pendenza del 12.5%.
Ormai ero convinto di essere arrivato in cima, quando dopo una discesa un cartello mi dice "18%": benessum! Allora ti attacchi al manubrio e scali quest'ultima rampa, alla fine della quale inizia la discesa a rotta di collo verso il fondovalle del Lavino.
Sono poi tornato via Mongiorgio (a proposito, la stradina che parte esattamente nel punto più alto della salita dopo 1 km diventa bianca, quindi son tornato indietro); anche Mongiorgio presa dalla Badia non è simpaticissima, l'avevo già fatta ma me la ricordavo più dolce.
Poi la strada dei ciliegi e su per Monte San Pietro per tornare a casa.
Alla fine solo 50 km ma con 850 metri di dislivello, degno di una microtappa alpina.
25 agosto 2008
23-24 agosto, ci siamo...
Sabato mattina in negozio c'è un bel gruppetto, con Pietrafesa e Collina a fare da guida, poi Luca, io, Luca "Scuma" (un mio amico), il Dottore, Mirco e Gianluca.
Si parte direzione val di Setta, salendo poi per Monzuno perchè i nuvoloni incombono.
Sulle prime rampe inizia a piovere. e Gianluca si mette in testa a spingere rischiando di slittare a ogni tornante. E dire che il Lamberti è uno di quelli che sostiene di non mettere il culetto sulla sella da un mese...
Il ritmo è regolare, ma a 4 km dallo scollinamento si impenna, e mi metto in coda a Laffi che ovviamente può sbancare quando vuole...tengo botta, il ginocchio per fortuna non cede e arriviamo a Monzuno in solitudine, braccati comunque a pochi metri da Scuma che, complice la preparazione a Riccione a base di pedalate e fritto, esibisce una gamba che fa paura in prospettiva.
Salutiamo il Dottore mentre il resto del gruppo scende verso Loiano. Aureliano che sente i muscoli caldi propone di seguire il crinale in direzione San Benedetto.
Bellissima strada, personalmente non l'avevo mai fatto, ma le poche macchina e la quota che si mantiene alta tra saliscendi continui costruiscono un percorso piacevolissimo.
Arrivati a Madonna dei Fornelli si fa riserva di acqua e si scende verso Rioveggio.
Io e Scuma tiriamo fino ai 4 km dai Cinque Cerri, poi è l'incubo...prima Mirco e poi Luca si mettono davanti e non si scende dai 50 km/h. Aureliano paga il forcing in salita e si stacca, io arranco, il ginocchio pizzica, ma tutti teniamo duro e da Sasso a Casa è una passeggiata salutare.
Settembre si avvicina, il finale di stagione incombe...la domanda è: Massimo Tommasi (beccato in MTB a fare allenamento differenziato), Sandrino e Potter, come li troveremo?
La mia personalissima opinione è che saranno davanti per tutto l'autunno, la preparazione al mare e ai monti ha sicuramente pagato...
Domenica altro gran bel giro, ma adesso vado a letto.
Alla prossima puntata
17 agosto 2008
Cimonicino,Passo del Lupo, Pratignano, è quasi impresa
Giornata autunnale nella mattinata, nuvole nere e cariche d’acqua viaggiavano veloce nel cielo. Sono partito lo stesso e nonostante i manicotti e l’antivento, i 14 gradi in discesa mi hanno fatto soffrire parecchio. Sceso da Rocca Corneta, arrivato sulla fondovalle del Panaro, ho cominciato la salita verso il Cimoncino. In centro a Fanano, invece di salire a Sestola, sono andato dritto, seguendo le indicazioni, Canevare, Cimoncino. La salita parte subito durissima e per almeno due chilometri non scende sotto il 10/12%. Poi spiana, salendo sempre regolare. Non conoscendola l’affronto piano. La mia scelta sarà giusta, alla fine saranno almeno dieci chilometri e solo qualche piccola discesa mi lascia respirare. Ogni tanto il bosco si apre e il Cimone maestoso m’invita a salire. All’incrocio con il lago della Ninfa, svolto a sinistra e do
11 agosto 2008
Attraverso i boschi Pistoiesi
04 agosto 2008
metti un sabato in salita
In negozio alle 8.30 c'era solo Luca, degli altri nemmeno l'ombra. Poi ci raggiunge un mio amico (Morini per chi lo conosce) e si parte direzione Savigno.
Solita bazzanese, monteveglio e poi si taglia verso Fagnano per salire da Zappolino e sgranchire la gamba.
A questo punto Morini (che poi fa Stefano di nome) è gia cotto come un caminetto e si stacca...ciao. Un po alla volta speriamo prenda la gamba giusta per aggregarsi.
Comunque l'idea di Luca è di salire a Monteombraro, si, ma per la via delle piscine. Dice di voler approfittare di un sabato poco affollato perchè la salita è ostica e potrebbe essere mal digerita da molti, giustamente.
Quindi si prende come per salire a Ciano, ma prima del tornantone si va giu a sinistra.
Personalmente non l'ho mai fatto, ma mi fido delle parole di Luca e del sentito dire che la dipingono come mooooooolto dura.
Vabbè, andiamo. Prima c'è 1k e mezzo addirittura di discesa e pianura, poi ponticello a sinistra e via per la rampa.
Inizia subito dura, ma a strappi, irregolare, ostica, cattiva. Non si prende il ritmo, perchè la strada va su al 15% poi spiana un po, poi strappa di nuovo, poi un pezzo di rettilineo, poi un tornante, falsopiano e via di nuovo un gradino.

E' quasi tutta al sole, tira sempre, e in un paio di tratti duri ci sono dei lavori in corso e quindi ghiaia sconnessa...si sale come in MTB, a sedere, se ti alzi slitti ed è finita.
Luca ha un passo migliore del mio, ma non mi lamento, è sempre a 50 metri non di piu.
A un certo punto ce l'ho davanti, sale a passo d'uomo, è davanti ancora di 50 metri, ma anche piu in alto di 10. Mi sembra di prendere l'ascensore, mi arrampico, mi attacco al manubrio e spingo.
Fortunatamente (ma non lo sapevo) è l'ultimo sforzo, ancora uno strappo e si arriva in paese.
Bellissima salita, dura, ma di grande soddisfazione. Si sale di 400 metri in 4 km, quindi un buon 10% di media.
Per la cronaca ritorno da Zocca (dove abbiamo agganciato il Tasso), Cereglio, Tolè e Medelana, per un 108 km totali molto gustosi, con 1500 metri di dislivello.
03 agosto 2008
In differita da Bologna
8:30 da Malini (in ferie - mannaggia mi doveva dare la pompa!) ritrovo un accaldato gruppo che discute su come si vedevano le donne da giovani (va bene tutto) e come si vedono ora (selezione all'ingresso - stiamo invecchiando!).
Si parte per Guiglia per fare Zocca e Cereglio. Nella salita cerco di stare attaccato a Luca, Lorenzo, Bosso e Antonio Paone. Dopo i primi 3 km ai 22 mi stacco, dopo un pò si stacca Antonio subito raggiunto. A quel punto mi rendo conto che non riesco a pescare dai polmoni l'aria che vorrebbero le gambe e la testa. Ok, leggero attacco d'asma che mi rallenta manco fosse il vento che han beccato Enrico e Sandrino. Mi sorpassano prima Aureliano e poi Mauro 2 Colli (non è una granfondo).
Al baretto trovo Aureliano che saluta e mi accodo a lui. Ci facciamo Montemaggiore e noto di non avere più grossi problemi, forse ho tirato troppo su per Guiglia. A Ponterivabella saluto Aureliano che va in ferie in montagna chiedendogli di salutare Enrico che poverino deve rinunciare per un pò alla bici.
Il pensiero dell'acqua fresca della fontana di Monte Ombraro da cui non ho potuto attingere mi spinge a cercare qualche altra fontana, mi dirigo verso Badia e poi verso Montepastore. Nella salita (erano le 12 di oggi) il solleone è stato un gran domatore, ho però accettato la gerarchia con rispetto, quello che mi ha permesso alla fine di finire il mio giro di 110 km.
PS. A Badia ho incontrato Mauro e Bosso, quindi gli altri tre han fatto grandi cose.
In diretta dal mare verso Brisighella


