03 giugno 2008

Il Carpegna mi basta...


...lo disse Marco Pantani durante un'intervista pubblicata dall'Espresso qualche anno fa dove precisava quali fossero i suoi metodi di allenamento e quali erano i percorsi su cui amava testare la propria condizione.
Ebbene domenica scorsa, affrontando il Cippo del Carpegna nella GF Marco Pantani ho capito sulla mia pelle di ciclista alle prime armi quale fosse il motivo di tale affermazione!!
Una salita vera, da veri grimpeur delle due ruote, una fatica enorme nel salire il Cippo che ha pendenze davvero ripide, sicuramente il 18% indicato nei cartelli ci sta tutto.
Sono arrivato in cima e sono passato sotto lo striscione del GPM con grande soddisfazione per non aver mai messo piede a terra (e ne ho visti diversi fermarsi, anzi parecchi!!).
Poi dopo alcuni metri c'era l'agognato ristoro e lì per la prima volta da quando ero partito (questa volta ero in prima fila!!), mi sono fermato per prendere fiato, riempire la borraccia che ululava nel vuoto del suo volume, e mangiare una barretta (alla mattina non avevo mangiato i soli 200gr di spaghetti e mi sono mancati come un fratello!!). La gamba destra, scendendo dalla bici mi ha dato un avviso di crampi (mai successo prima in tutta la mia vita!!) e rimanere fermo una decina di minuti mi ha permesso di riprendermi, col padre del mio Campione preferito che elargiva parole di incoraggiamento per tutti i desaparecidos che scollinavano.
Ma veniamo alla partenza!
Circa 300 i partecipanti, presenti come starting d'eccezione i genitori di Marco, e poco più in la il suo primo manager quando militava da dilettante nella squadra della Giacobazzi, quel Pino Roncucci (nella foto col cappellino nero) che ho potuto conoscere a fine gara e con cui ho parlato della Pantanissima che si svolgerà a settembre a Cesenatico e a cui vi invito a partecipare. Pino mi ha assicurato di aver disegnato lui stesso il tracciato e di averlo tracciato divertente, meno faticoso di quello di domenica, ma di ottima qualità.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con Paolo Pantani (nella foto col cappellino Rosa), ed aver scoperto trattarsi di una persona dai modi gentili e dolci, con quella punta di tristezza nello sguardo che ti fa capire quanto sia davvero presente nel suo cuore il ricordo di un figlio scomparso così brutalmente, ho fatto "comunella" con un certo Attila, tifosissimo del Panta che mi ha letteralmente trascinato in prima fila sulla griglia per le foto di rito con mamma Tonina e lo stesso papà Paolo. Non vi nascondo essermi emozionato sentire parlare la mamma del figlio proprio a pochi minuti dal via!!
Lo speaker ha voluto dedicare un grande applauso al Campione scomparso e poi via, tutti in sella per affrontare nel giro di pochi metri subito un paio di salite piuttosto impegnative da spezzare le gambe a chiunque, tanto per far capire che aria sarebbe tirata durante il percorso.
I primi nel giro di pochi km sono volati via, io sono salito del mio passo sino al cartello di Carpegna, dove pensavo fosse finita la salita chiedendomi dove fosse tutta quella difficoltà....salto il ristoro (che imbecille!!) e vado avanti pensando che ormai il tutto fosse finito....
Dopo 100 metri svolta a destra e striscione che indica "INIZIO CRONOSCALATA"!!
Scende la notte sui miei occhi, mi ritrovo un muro modello dente finale di Monte Donato, ma io baldanzoso mi alzo sui pedali e lo affronto alla garibaldina sino alla curva a sinistra che una volta percorsa mi lascia intravvedere ciò che mi attende di lì a poco....Madonnina della Grazia, aiutami tu!!!
Sei chilometri senza il minimo respiro, in mezzo al bosco, ma con una pendenza media piuttosto alta a giudicare dai piedi a terra che vedo mettere davanti alla mia Wilier!!!
Dopo circa un paio di km, lo scoramento comincia a farsi largo nella mia mente, una vocina mi dice fermati, ma la ragione mi fa notare che il respiro è regolare, le pulsazioni non le sento alte, solo le gambe sono a 3000 gradi ma ancora spingono a sufficienza sui pedali. Supero un paio di sventurati che stanno ansimando e tra cui uno mi chiede quanto manca....risposta....non lo so, ma non mollare, non mollare!!!
L'arrivo in cima ve l'ho già raccontato!
Scendo dal Cippo e sento addirittura freddo sulla stradina stretta che si incunea nella fitta vegetazione di questo parco naturale meraviglioso.
A quel punto decido che posso anche optare per il percorso medio (108km), l'obiettivo di giornata è stato raggiunto. Passo tutto il restante tragitto da solo, ad un bivio finisco anche per sbagliare strada (non c'era l'addetto alla segnaletica!!), ritorno sul percorso e giungo all'arrivo dove sfreccio sul traguardo e mi immetto nel piazzale dove è stato allestito il tendone del pasta party e dove rilasciano gli attestati di partecipazione.
Mi fermo, tolgo il casco, bevo ciò che mi è rimasto nella borraccia, mangio una fetta d'anguria ghiacciata gentilmente offerta dall'organizzazione, parlo con Roncucci del percorso e della prossima manifestazione, poi di Marco e di altre cose, quindi decido di andare a prendere l'attestato...per farla breve, dopo oltre mezz'ora dal mio arrivo non risultavo ancora in classifica, mi consigliano di parlare con i tecnici della Winning time e solo allora capiamo cos'è successo....la postazione di fine gara della Winning era situata oltre il traguardo di circa 50 metri, io non l'ho vista e perciò non sono stato registrato...ma si può mettere il rilevamento 50 metri dopo il traguardo quando a meno di 15 metri c'è oltretutto segnalata l'entrata per l'area di raccolta degli atleti? Mah!!!
Così, risultando non arrivato me ne sono tornato mesto mesto alla vettura!!
Guardando i tempi di quelli arrivati e confrontandoli con il mio ciclocomputer sarei arrivato entro i 20 del percorso medio, non male per le gambine del Sandrino della Malini, domeinica in incognita con le insegne dello Sceicco Bianco sponsorizzato da Punto Radio!!
Comunque bel giro, temperatura calda (che amo) e gran salita quella del Carpegna, dove fra l'altro ho incontrato una signora che insieme a due amici cercava disperatamente la fine del calvario, singhiozzando come una bambina, e mettendo un piede a terra proprio mentre stavo per raggiungerli. Quando li ho affiancati, mi sono intenerito, e le ho rivolto parole di incoraggiamento, esortandola a non mollare, a tenere duro e lei, pur continuando a piangere mi ha ringraziato. Credo che le mie parole siano servite almeno un pò, perchè l'ho vista continuare a pedalare seppur faticosamente ma non si è più fermata!!!
Come sempre sono stato lunghissimo, abbiate pazienza!! ;-))
Sandrino
Aggiungo qui il fatto che almeno il tempo della cronoscalata me lo hanno preso!
Sono arrivato 66° sugli 82 registrati (mi domando che fine abbiano fatto gli altri 200 e oltre) con il tempo di 44:27:10 alla media oraria degli 8,1kmh.
Il primo arrivato ha impiegato 29:05:30 alla media oraria dei 12.38kmh!

4 commenti:

Enrico Pasini ha detto...

Ma come mai le signore le incontri tutte tu?

Sandrino ha detto...

Casualità Potter, si tratta solo di casualità!! ;-)))
Salutoni
Sandrino
ps: a settembre ti vorrei con la truppa alla Pantanissima...

fotorode ha detto...

Grande Sandrino, immagino la stretta dei tuoi denti alla Di Luca.

Sandrino ha detto...

Ho trovato stasera il tempo del Panta... 16:22:00!!
Sono come le vignette della settimana enigmistica...SENZA PAROLE!!
Salutoni
Sandrino