07 maggio 2008

Arriva il Giro, ve lo presento!

Siamo alla vigilia del Giro d’Italia, sabato partirà da Palermo l’edizione numero 91 e noi tutti ciclisti più o meno appassionati lo stiamo aspettando, con le sue tappe, le sue volate, i suoi attacchi, le sue salite. Sarà un Giro all’antica, farà corsa a sé, non è inserito nel ProTour, per gli attriti tra UCI e organizzatori dei grandi giri, e gli stessi organizzatori hanno invitato le squadre che più ritenevano idonee. Qui un po’ di confusione è stata fatta. In inverno erano state comunicate le squadre che avrebbero partecipato, tra queste spiccava l’assenza dell’Astana, l’ex squadra di Vinokourov e l’inserimento a sorpresa della NGC-OTC DOORS, squadra continental, fatta di giovanissimi ragazzi ai primi anni tra i professionisti. L’assenza dell’Astana era stata scelta anche dal Tour de France per un fatto d’etica sportiva. La polemica era scoppiata perché, è vero che è l’ex squadra del trasfuso Vinokourov, ma è stata completamente rifatta, con un nuovo organico e una nuova dirigenza il cui capo è l’ex manager di Amstrong, Johann Bruyneel. Ma mentre l’ASO, l’organizzatore del Tour è rimasto coerente con le sue scelte confermando l’esclusione dell’Astana, la Rcs invece a meno di una settimana dal via del Giro, ha invitato l’Astana, lasciando fuori i giovani della NGC-OTC DOORS. A livello dello spettacolo, e di qualità dei partecipanti, sicuramente il giro ne gioverà,visto che l’Astana si presenterà al via con tutte e tre le sue punte, Contador,vincitore dell’ultimo tour(vincitore?, è stato i primi dei non esclusi), Leipheimer, e Andreas Kloden, fresco vincitore del Giro di Romancia. Ma quei poveri giovani che si sono allentati tutto inverno sognando il giro, come ci saranno rimasti? Io mi metto nei loro panni e se ci fossi io in una condizione così, sarebbe meglio non conoscessi l’indirizzo di Zomegnan, il capo RCS.
Resta, che grandi campioni solcheranno le strade d’Italia, sognando di arrivare a Milano con la maglia Rosa addosso. Sono 22 le squadre iscritte composte da nove corridori ciascuna. Sono diversi i grandi favoriti, da chi più o meno spudoratamente lo dichiarata da tutto l’inverno, a chi meno spavaldo è comunque lì che attende il grande colpo. Ci saranno Di Luca e Savoldelli per la Lpr Brakes. Di Luca con tutta la rabbia per le vicissitudine giudiziarie che l’hanno colpito dall’autunno scorso a questa Primavera. Savoldelli, ufficialmente come gregario di Danilo, ma il Falco sogna la tripletta al giro e le ultime tappe nella sua terra ne fanno uno dei favoriti.Come già detto, ci saranno i terribili tre dell’Astana, anche se il grande favorito, e lo è su tutti, a mio avviso, del Giro è Andreas Kloden. Già sul podio al Tour, è in forma strepitosa. Certo le montagne del Giro non sono quelle del Tour, ma questa può essere la sua grande occasione. Sicuro protagonista in montagna sarà il colombiano della Barloworld Mauricio Soler, vincitore della maglia a Pois, del miglior scalatore, al Tour 2007. Lì fu una rivelazione, qui avrà gli occhi puntati addosso, ma la sua andatura in salita è temibile per chiunque. Chi invece dovrà dimostrare sicuramente che il momento di crisi è passato, è Rujano, (non il nostro Aurujano), il venezuelano terzo nel 2005, ora alla Cassie d’Epargne. Se sarà in forma questo percorso è disegnato su misura per lui. Con tanta salita e cronometro cui lui è molto avvezzo. Ci saranno anche i ragazzi di Reverberi della CSF-NAVIGARE GROUP. Emanuele Sella sarà il capitano, ma i vari Pozzovivo, Savini, Perez Cuapio, saranno spesso all’attacco. Questi giovani dovranno vedersela con due signori campioni per gli attacchi di giornata. Promettono scintille fin dalle prime tappe, Rebellin e Bettini. Il campione del mondo è ancora a secco di vittorie nel 2008 e difficilmente arriverà a Milano con ancora questa casella vuota. Delude la CSC, che porta al giro solo dei comprimari. Punterà, infatti, tutto sul Tour con i due fratelli Schlek. Anche la Lampre non avrà grandi ambizioni di classifica, con la rinuncia da parte di Cuneo, che ritiene, a ragione, più adatto il Tour. I vari Bruseghin, l’eterno Baldato, Bossoni si faranno comunque notare in qualche azione, per non parlare di Lorenzetto nelle volate. Qui si cerca il re, apertissimo il pronostico su chi sarà il più forte sprinter, l’assenza di Petacchi, prima per motivi di salute, ora per motivi giudiziari,(qui potremmo aprire un capitolo infinito sulla sua vicenda comunque gestita in modo scandaloso) pesa come un macigno. Mc Ewen è il nome più gettonato, ma attenti anche al giovane Cavendish del Team High Road, al nostro Bennati della Liquigas, al solito Foster della Gerolsteiner, all’infinito Zabel della Milram, al gigante Backsted dell’americana Slipstream, al sardo Loddo della Tinkoff, a Richeze della CSF e al redivivo Danilo Hondo della Diquigiovanni. La squadra di Gianni Savio non punterà certo alle volate. Il grande obiettivo è la classifica finale, con il signore del giro, Gilberto Simoni. A 37 anni suonati è ancora pronto a indossare la Maglia Rosa e sputerà l’anima, come al solito, per conquistarla per la terza volta. A tenergli la ruota, pronti a scattargli in faccia ci saranno sicuramente i suoi amici ed ex compagni nella Saunier Duval, Riccardo Riccò e Leornardo Piepoli. Come l’anno scorso Piepoli sarà il gregario di lusso, (secondo me EXTRALUSSO), ma in caso di cedimento del giovane modenese potrebbe rivelarsi la grande sorpresa. Ultimo ma non per importanza nelle file della Rabobank ci sarà il due volte vincitore della Vuelta Denis Menchov, grande lottatore e vero professionista.
Tutti questi corridori e i loro compagni di squadra, se la dovranno vedere con un percorso impegnativo, selettivo e sulla carta spettacolare. Si parte sabato da palermo con lo spettacolo della cronosquadre. Ci saranno già i primi distacchi, anche se relativi e come l’anno scorso Di Luca tenterà subito di prendere la maglia rosa. Ma attenzione alla squadra Slipstream con cronomen d’ eccezione come Backsted, David Millar e David Zabriskie. I favoriti per la prima tappa sono loro. Si resta in Sicilia con due tappe, una adatta per fughe da lontano, la seconda che finisce ad Agrigento. Una adatta ai velocisti che pronti arriveranno ai 70 km/h a Milazzo. Poi si va in Calabria, a Catanzaro con un’altra giornata da velocisti. Il giorno dopo con un percorso molto nervoso si va in Campania a Contusi Terme. Ancora il sud protagonista con la Potenza-Peschici, tappa spettacolare di 265 km con l’arrivo sul circuito del Gargano, finale adatto ai grandi passisti, come Bettini e Rebellin. Si va poi in Abruzzo, con il primo arrivo in salita, a casa di Danilo Di Luca. A Pescocostanzo, la tappa sarà dedicata a Vito Taccone e Danilo non si farà mancare l’occasione per alzare le braccia al cielo tra la sua gente, per il suo conterraneo e amico Vito. Dal centro dell’Abruzzo si va al centro del Lazio fino a tTivoli, per una tappa che presenta diversi saliscendi e lascia poco spazio ai velocisti. E’ la volta della Toscana si arriva a San Vincenzo nella terra dell’iridato Paolo Bettini, tappa classica per velocisti, ma il Grillo livornese potrebbe inventarsene una delle sue per vincere in casa. Dopo il primo giorno di riposo, martedì 20 maggio ecco la cronometro individuale, qui la classifica comincerà a prendere un andamento ben definito, anche perchè in questa crono, la salita non sarà poca. Diversi saliscendi e due salite con strappi al 10/12%. Potrà far male questa crono, non tanto a chi non è adatto alle prove contro il tempo, tanto a chi dovrà ancora trovare la condizione. Ma chi avrà speso troppo per arrivare ad Urbino il giorno dopo se la dovrà vedere con le salite romagnole, (alcune della NOVE COLLI), per arrivare a Cesena.Potrebbe essere una tappa pericolosa per molti, 200km salendo per San Marino, il terribile Carpegna, il Perticara e per ultimo il muro di Sorrivoli, prima di involarsi verso Cesena. Dopo tanta fatica, due giorni di completa pianura, il gruppo passerà anche nella nostra provincia per arrivare a Carpi, solcando i comuni della bassa fino a San Gioanni in Persiceto, passando per Spilamberto, (sarebbe bello andarci), prima di dirigersi verso la pianura modenese. Da Modena a Cittadella, ancora velocisti in azione e poi inizia la salita vera. Primo arrivo all’Alpe di Pampeago, dopo aver scalato i 24 km del Manghen, e per chi come me lo ha gia fatto, sa quando ti rimane nelle gambe. Il giorno dopo la nostra tappa alla Marmolada. Noi ci saremo e vi porteremo a casa speriamo parecchie foto. Il giorno dopo la tanto parlata cronoscalata di Plan de Corones, 12,9 km per una pendenza media dell’8,4%. Gli ultimi 5 km sono in sterrato, e le pendenze toccheranno anche il 24%. A mio avviso sarebbe stata molto più spettacolare in una tappa in linea, ma anche così sarà lo stesso durissima. Si va in Svizzera e poi a Varese dove si proveranno i circuiti mondiali di quest’anno, (a Varese) e del prossimo, (a Locarno-Mendrisio). Il giro si conclude in terra bergamasca a casa del Falco Savoldelli, con un arrivo in salita, sul Monte Pora, e uno a Tirano, dove la tappa praticamente ricalcherà il percorso di quella dell’Aprica di Pantani con Gavia e Mortirolo. L’ultima tappa non sarà la classica passerella, ma un’altra cronometro, relativamente corta 28 km ma che potrebbe rivelarsi mozzafiato in caso di distacchi minimi.
Insomma siamo alla vigilia di un Giro d’Italia scoppiettante, e speriamo che lo sia per gli scatti dei protagonisti, e non per bombe e scoop scandalistici.

10 commenti:

Mauro ha detto...

Wow, altro che Gazzetta!
Sto commento è degno del miglior Gianni Mura, se qualcuno se ne accorge hai una carriera davanti, come del resto altri autori del blog.
Questa settimana su Rai3 alla mattina hanno fatto 2 speciali sulla storia del Giro, li ho registrati. Sono molto belli, partono dagli albori con le bici di legno e arrivano ai giorni nostri, passando per Girardengo, Binda, Bartali, Coppi, Gimondi...
Se vi interessa ve ne faccio una copia.

Cambio discorso: stasera ore 17.40 in negozio per un giretto, chi c'è?

fotorode ha detto...

io l'ho fatto stamattina, avevo da recuperare un pò di ore al lavoro e ho preso la bici.
Ho fatto due volte calderino-mongardino-montecapra

Enrico Pasini ha detto...

Grazie mauro, ne prendo voletnieri una copia degli speciali,
. Sono uscito alle 1545 e ho fatto la Casona poi su a Pavullo, giù da San Dalmazio, Vignola, Monte Budello da Savignano, e Ponte Ronca 95 km alla media dei 29

Enrico Pasini ha detto...

Ps io domenica faccio tutto il giro in bici, penso anche Laffi, chi è che ci segue?

Mauro ha detto...

Anche io pensavo di partire in bici da qui.
Per il ritorno, vediamo anche l'ora, magari scrocco un passaggio.
Cosa facciamo, tipo 6.45 in negozio?

fotorode ha detto...

ma di che giro state parlando?

Enrico Pasini ha detto...

si 645 in negozio. Domenica ritrovo alle 7 in macchina direzione Riola e da qui giro dell'Aquerino da Suviana e ritorno da Porretta.

Sandrino ha detto...

Ciao a Tutti,
in un primo momento pensavo di unirmi ai tre temerari che partono da Paolo (il Potter parte da casa sua e beato lui che ha il fisico!!), ma poi guardandomi allo specchio ho pensato bene che forse non è il caso di fare così tanti km dopo oltre una settimana che non pedalo, quindi, riprendendo il discorso di Mauro, se al ritorno vuoi un passaggio, io il posto in auto ce l'ho, vedi tu!!
Salutoni
Sandrino

Paolo ha detto...

Grande servizio sul giro.
Sei un grande Enrico, e sarà grande anche la tappa della Marmolada dove NOI saremo, certo ci si divertirà, certo si sentirà la mancanza di Margelli, ma deve stare a casa a fare Trascoco.
ditemi voi se è normale, abbandonare la compagnia di amici!

Enrico Pasini ha detto...

ma Loris mi ha assicurato che verr� il trasloco quel giorno lo far� suo figlio Marco........prenota pure anche per lui.....