20 maggio 2008

Considerazioni sul Giro d'Italia

E’ ripartito oggi con cronometro Pesaro-Urbino il Giro d’Italia 2008. Della prima settimana alcune considerazioni vanno fatte. Partiti dalla Sicilia con tre tappe di grande spettacolo, condite da troppe polemiche. Le strade dissestate, i trasferimenti lunghi, il rientro in continente. Insomma non lo sapevano i corridori che la Sicilia è un’isola? Che le strade sarebbero state brutte e sabbiose? Avevano il percorso da Dicembre la voce dovrebbero farla sentire in occasioni ben più drammatiche. Prima tappa, cronosquadre vinta secondo pronostico dalla Slipstream, non nettamente, i ragazzi devono ringraziare il vento a loro favorevole. Meno pronosticabile la prima maglia rosa a Vandevelde, il bravo corridore americano, invece che i campioni Millar o Zasbriskie. Sul percorso nervosissimo tra Cefalù e Agrigento già le prime scintille, accese da uno scatenato Riccò, che vince con una facilità disarmante. Maglia rosa a Pellizzotti, il delfino di Bibbione troppo spesso gregario, ma dalle indiscusse capacità. Lui vorrebbe portarla a Milano la maglia rosa. Sarebbe bello, ma duro, lasciarla, comunque sarà difficile, anche se consigliabile. Primo sprint a Milazzo e prima vittoria al giro per Daniele Bennati, a detta di molti il nuovo Petacchi, che nel frattempo divorzia dalla Mirlam e con molta probabilità approderà alla Lampre. Discusso trasferimento a Pizzo Calabro si va verso Catanzaro, altra tappa adatta ai velocisti, ci si aspetta il bis di Bennati e invece arriva Mark Cavendish. Uno sprint impressionante negli ultimi 100 metri e nessuno può niente. Ricordatevi di questo nome si farà sentire nei prossimi anni. Quinta tappa nervosa e prima fuga in porto, vince Pavel Brutt, l’anno scorso in fuga in quasi tutte le tappe, centra quest’anno la prima vittoria anche per la Tinkoff. Ma a Contursi, in molti, si ricorderanno la rabbia di David Milar, dove proprio sullo scatto di Brutt, gli si spezza la catena e in preda allo sconforto, istintivamente, lancia la bicicletta di là dalle transenne. Un gesto violento ma comprensibilissimo, per chi cerca la rivincita che tarda ad arrivare. A Peschici tappa accorciata per accontentare i corridori, troppo stanchi per i trasferimenti. Chi li accontenta però coloro che aspettavano sul circuito del Gargano il passaggio dei loro beniamini? Fuga da lontano, fuga che arriva. Vince Priamo, giovane dalle belle speranze ma sopratttuto maglia rosa a Giovanni Visconti, il campione italiano. Si gioca tutto sul filo dei secondi con il compagno di fuga Russ, in classifica generale sono parimerito, ma i pazziamenti premiano Visconti. Nove i minuti di distacco dai più forti. Tanti, ma per uno che, purtroppo, non vola in salita troppo pochi. Primo arrivo in salita, ma ancora fuga. Tutti si aspettano Di Luca, siamo in casa sua, in Abruzzo a Pescocostanzo. Invece arriva a braccia alzate il suo compagno di squadra Bosisio. Tra i “big” il duo Piepoli-Riccò accende la sfida. Mamma mia quanto vanno in salita, Piepoli è un piacere vederlo salire. Solo Di Luca resiste insieme a Contador sempre più sornione, sempre più pericoloso. A Tivoli ancora Riccardo Riccò, che con una grande volata regola Bettini. Il ragazzo modenese vince e convince ma attenzione, siamo solo all’inizio, le montagne sono ancora lontane. A San Vincenzo, seconda vittoria di Bennati, che per 15 cm regola Bettini, ancora secondo. Oggi invece vittoria di un grande corridore, di un grande uomo. Marzio Bruseghin. La crono è sua e alle sue spalle il duo Astana Contador, Kloden. Lo spagnolo comincia a fare sul serio, il tedesco si fa finalmente vivo. E domani tutti a Cesena, con Carpegna, Perticara e Sorrisoli. Qui potrebbe cambiare la classifica, anche se Giovanni Visconti in rosa sta proprio bene.

3 commenti:

max ha detto...

Caro Enrico hai dimenticato di citare l'ottimo risultato per uno scalatore di Simoni...mi sa che il vecchietto farà delle sorprese l'ultima settimana.Massimo Bosso

Paolo ha detto...

Se non ho visto male è andato veramente forte a Cronometro Simoni, o sono gli altri che a parte le sfotune, sono andati piano.
Il ragazzo di Formigine, non mi ispirava tanta simpatia, parla troppo, però ora vince anche, e comincio a cambiare idea su di lui, anzi mi comincia a essere simpatico.
Una cosa a cui non so dare una spiegazione, è perchè Piepoli non lo caricano di più resposabilità se facesse classifica per se sicuramente non deluderebbe. E invece un'anno aiuta Simoni, e l'altro Simoni e Riccò e quest'anno Riccò.
Paolo

Enrico Pasini ha detto...

è si simoni non l'ho messo, lui lo vedrete da sabato anche se forse anche oggi potrebbe fare sorprese. è l'unico che non si è fatto mai vedere ha risparmiato energie importanti. Sono daccordo anche su Piepoli l'anno scorso avrebbe vinto il giro se faceva classifica, certo che a cronometro va vermaente piano, ieri c'era anche tanta salita.