17 maggio 2008

In fuga dalla pioggia

Oggi sabato 17 maggio ci troviamo alle 8.30 in negozio con cupi presagi. I nuvoloni non sono neri, di più, e siamo sicuri di prendere l'acqua entro pochi minuti dalla partenza.
Io, i coniugi Collina (o Pietrafesa, non si è ben capito che tipo di D.i.c.o. sia quello), Carlo e l'altro Mauro ci avviamo verso Borgonuovo con la speranza di riuscire a fare almeno Badolo senza bagnarci.
Infatti le prime gocce arrivano subito. Su per la salitella di Jari ci superano di gran lena 4 ciclisti targati Parco dei Ciliegi, che sembrano passarci a doppia...sembrano, perchè il Pietrafesa fa il Bosso e si mette a inseguire. Due pedalate tra classe e potenza e ricompatta il gruppetto.
Rotonda di Sasso poi su per la val di Setta, sembra quasi che il cielo schiarisca e allora proseguiamo, sperando di arrivare almeno a Vado. Enrico è davanti a tirare, ma io passo a dare una mano e aumento l'andatura, tanto a Vado si gira la bici e torniamo indietro...Col cavolo!
Il tempo tiene e allora si prosegue, l'idea è salire da Grizzana.
Come no! Infatti dopo un pò si prende a sinistra, il cartello dice "Montorio". Io quella salita l'ho sempre fatta in macchina perchè da cinno ci abitava un mio amico, ma il Re mi avverte che è dura dura. Fino alla fontana non c'è male, qualche rampa ma potabile tutto sommato.
Io e Carlo facciamo acqua, e gli altri ci passano, ma da li inizia il difficile. Rampe corte ma micidiali, il cartello dice 15% ma in cima ci diranno che l'inclinometro dava anche 21%.
Aureliano è indiavolato, sale come il Chiappucci dei bei tempi (come nota Carlo), mentre i nostri 4 compagni proseguono in ordine sparso. A Carlo cade la catena del tratto piu duro, Enrico gestisce mentre io patisco un bel po, i brividi mi dicono che forse il malanno di 2 giorni prima non è ancora smaltito.
Aureliano doma le rampe e giunge primo, incalzato da Carlo e dagli altri.
Si scende subito e si torna verso casa, con Aureliano che ne ha da vendere e tira per un bel pò...a un certo punto un ciliegio lo supera a mille e sembra voglia spaccare il mondo. Basta il vento e dieci secondi davanti per consigliarlo a tornare nelle retrovie. Eh! Non la si fa al Collina principe delle colline (e delle montagne).
Io aiuto un po con una buona trenata, poi le gambe fanno giacomo e mi accomodo in coda.
I 5 Malini arrivano a Sasso poi salgono per Mongardino per sciogliere le gambe. Qui domina Carlo, io secondo, mentre Aureliano paga un pò lo sforzo e viene motivato a forza di "non vai un cavolo, ci fai fare brutta figura" da Enrico.
Niente, si scende da Calderino e tutti a casa. Alla fine una 90ina di km ai 28 di media, tutti guadagnati visto il tempo, nessuna pioggia e belle salite.
A domani, anche se sarà difficile avere la stessa fortuna meteo per 2 giorni dietro fila.
E in bocca al lupo ai Nove Collisti!

2 commenti:

fotorode ha detto...

Grandi ragazzi!
Io mi sono eclissato dal ciclismo in questa settimana per visite parenti e altro.
Ci vediamo sulle dolomiti.

Enrico Pasini ha detto...

Anche io ieri sono sfuggito alla pioggia................