12 maggio 2008

della serie.....come eravamo


Un gruppo sportivo che ha una storia, magari recente, ma ai più non conosciuta, dal momento che oggi credo di essere forse l’unico che era presente all’avvio di questa esperienza.

Acquistai la mia prima Mtb da Paolo tra la fine del 1991 e l’inizio del 1992 e credo avesse aperto il negozio non da moltissimo.
Subito inaugurai l’attrezzo all’inizio del febbraio 1992 con un incidente abbastanza pesante (rimasi coinvolto in uno scontro tra due auto) ma vista la mia testardaggine, negli anni successivi, passai prima alle gare di mtb e poi ritornai alla bici da strada che rappresentava il mio sport agonistico, lasciato probabilmente troppo presto da ragazzino.

La foto (che è una parte del gruppo…solo dei migliori….così si diceva), rappresenta la squadra Malini/Pretelli che si formò (credo tra il 1995 e 1996, ma mi si corregga se qualcuno ha la data esatta) per iniziativa di due appassionati “manager e direttori sportivi” cercando di coinvolgere una serie di ciclisti bolognesi e anche di altre provincie, per un’attività molto “corsaiola”.
Pretelli era ed è un imprenditore, ora in Romania, ma allora aveva attività a Borgonuovo di Pontecchio Marconi e arrivò anche ad impegnarsi nei primi cronometraggi della Cassani, che all’origine era organizzata appunto dal nostro Gruppo Sportivo.
Questa squadra riuscì a vincere il titolo italiano delle Gran Fondo, ma allora non c’erano i professionisti con o senza squadra che oggi vediamo e il mitico Anderlini (in basso a sinistra) vinceva diverse 10 colli e altre GF.
C’erano forti atleti tra i quali i fratelli Naldi plurivincitori di gare amatoriali (di fianco al sottoscritto….se mi riconoscete…), campioni di Reggio Emilia e della Romagna (gente che arrivò tra i primi alla maratona delle Dolomiti) e anche personaggi politici odierni (vedi D’Agostino).
Di quel periodo ricordo positivamente di aver partecipato a tante Gran Fondo e vissuto assieme agli altri queste trasferte sempre positive per lo spirito di festa con le quali si partecipava, al di la dei risultati.

Un pezzo della nostra storia dunque, per non pensare che solo oggi si viaggia forte (che è vero), ma che forse l’origine della nostra competitività anche tra amici è li all’inizio della nostra storia….

Massimo

4 commenti:

Mauro ha detto...

Bellissima!
C'è da dire che guardando l'attrezzatura e la bici non si direbbe che sono passati 12 o 13 anni (forse solo la maglietta è un pò retrò).
E cosi finalmente il mitico Anderlini ha una faccia e non solo un alone di leggenda su di lui. Se ho capito bene chi è (quello in basso a sx con la mano in terra) non avrei mai detto che fosse un ciclista cosi forte.
Una curiosità: il terzo in piedi da sinistra (esattamente dietro la bici) come si chiama? per caso Massimo anche lui? mi pare di conoscerlo ma forse è solo somiglianza...
Complimenti per la foto e l'articolo!
Bisognerebbe recuperare un po di materiale (altre foto, classifiche, magliette, bici) e continuare la storia a puntate del club.

Sandrino ha detto...

Ciao Massimo,
bellissima la foto, ti si riconosce benissimo, non sei cambiato per niente, tranne forse qualche capello grigio in più!!
Sulla bicicletta sono d'accordo con Mauro, tutto sommato sembra ancora attuale. Sulle maglie, beh, che dire, indubbiamente gli anni si vedono!!
Se hai anche qualche foto di quella verde mi farebbe piacere vederla, anche per capire da dove veniamo!!
Salutoni
Sandrino

Enrico Pasini ha detto...

Sono passati solo 15-17 anni ma sembra di parlare di mezzo secolo fa. Sono cambiate parecchie cose da allora, non dico tanto tecinicamente, ma pensare adesso che uno di noi possa primeggiare nelle granfondo, con tutti i professionisti o mezzi che ci sono, è imbrarazzante. Invece fino a poco tempo fa era possibile e fortunato Bosso che l'hai potuto sperimentare. Però il vizio degli incidenti l'hai sempre avuto........

Anonimo ha detto...

Eh i bei tempi andati! Le discese da San Luca dentro al portico, i Bregoli fatti con la bici da ciclocross, le gite al Lago Scaffaiolo con la gente che arrivata al rifugio sveniva dalla fatica, la Maratona dell' Abetone con addosso le magliette di Pinocchio, e poi e poi...